ROMA – Doppio attentato kamikaze in una moschea del Camerun, vicino al confine nigeriano. Mercoledì mattina due donne si sono fatte esplodere, uccidendo dodici persone. Le due kamikaze si sono atte saltare in aria durante la preghiera del primo mattino, intorno alle 5:30.
L’attentato è stato compiuto nel piccolo villaggio di Kouyape, nel distretto di Kolofata, e si pensa che le kamikaze siano venute dalla Nigeria, dove sono attivisti i terroristi islamici di Boko Haram, passando il confine qualche giorno fa, ha dichiarato un governatore regionale, Midjiyawa Bakari.
Nella notte tra martedì e mercoledì, informa il quotidiano francese Le Monde, altre due persone sono state uccise nella stessa località durante un attacco attribuito a Boko Haram.
Dall’anno scorso il Camerun, come anche il Ciad e il Niger, sono obiettivo di attacchi da parte del gruppo terrorista islamico nigeriano e Kolofata è stata più volte attaccata. In sei anni, i Boko Haram hanno ucciso migliaia di persone in Nigeria e nei Paesi confinanti. Il Camerun è uno dei cinque Paesi che forniscono truppe ad una forza regionale (costituita anche da Nigeria, Niger, Chad e Benin) che combatte la formazione terroristica affiliatasi l’anno scorso all’Isis.
Dalla fine di novembre del 2015 l’esercito del Camerun ha condotto diversi rastrellamenti in molte località al confine con la Nigeria per contrastare gli jihadisti nigeriani che restano molto attivi nel nord-est della Nigeria e nell’estremo nord del Camerun. Queste operazioni militari hanno indebolito Boko Haram, che ha smesso di combattere contro l’esercito camerunense ma ha moltiplicato gli attacchi suicidi.