Capo di Hamas ucciso a Dubai: Netanyahu diede il via all’operazione

Ad un mese dall’uccisione a Dubai del dirigente di Hamas Mahmud al-Mabhouh, attribuita al Mossad, il Sunday Times rivela che il premier israeliano Benyamin Netanyahu diede il via all’operazione ai primi di gennaio incontrando gli agenti in partenza.

“Il popolo di Israele conta su di voi. Buona fortuna!” avrebbe detto il premier nella ricostruzione del giornalista del settimanale britannico Uzi Mahaneimi. Le rivelazioni del Sunday Times sono riportate dalla stampa israeliana con grande evidenza, ma anche accompagnate da qualche commento scettico.

Il settimanale britannico riferisce che la dinamica dell’operazione fu discussa da Netanyahu nella sede del Mossad a nord di Tel Aviv: “Ha-Midrashà ‘ (in ebraico: l’accademia). Il capo del Mossad, Meir Dagan, gli spiegò fra l’altro che l’eliminazione di al-Mabhouh era già stata simulata dai suoi agenti in un albergo di Tel Aviv, all’insaputa della direzione.

A far scattare la operazione, secondo il Sunday Times, fu un suo informatore che da una autostrada alla periferia di Damasco aveva visto in cielo il volo EK912 diretto a Dubai, che aveva fra i passeggeri lo stesso al-Mabhouh sotto una falsa identità. Ricevuta la conferma, gli agenti israeliani a Dubai presero posizione in attesa del dirigente di Hamas “che 12 ore dopo sarebbe morto”.

Le cause del decesso, precisa il giornale, sono però ancora oggetto di indagine: potrebbe essere stato soffocato, o avvelenato. In un primo commento l’ex capo dell’intelligence militare Yaakov Amidror ha affermato che le asserite “rivelazioni” del giornale non provano affatto che Israele abbia ucciso al-Mabhouh. Secondo Amidror quell’articolo è al massimo “una esercitazione intellettuale”.

Hamas, il movimento islamico radicale palestinese al potere nella Striscia di Gaza, non crede comunque all’implicazione dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) del presidente moderato Abu Mazen e di Fatah (il partito laico guidato da Abu Mazen) nell’uccisione avvenuta a Dubai di Mahmud al-Mabhouh, confondatore del braccio armato di Hamas. Mentre resta certo delle presunta regia del Mossad israeliano. Lo sostiene Salah al-Bardawil, uno dei dirigenti di Hamas a Gaza, citato oggi dai media della regione. Bardawil sottolinea di ritenere il Mossad “unico responsabile” della morte di Mabhouh e aggiunge di non avere “sospetti sull’Autorità nazionale palestinese”, pur reiterando l’accusa di coinvolgimento nell’affaire di due palestinesi ex funzionari degli apparati di sicurezza dell’Anp – già legati secondo Hamas all’ex uomo forte di Fatah a Gaza, Mohammad Dahlan – che risultano essere stati arrestati in Giordania ed estradati diversi giorni fa a Dubai.

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