Pedofilia, Cardinale Kasper: “Ratzinger ha rotto il silenzio della Chiesa”

cardinale Walter Kasper

Papa Benedetto XVI è stato «il primo che già da cardinale ha sentito la necessità di regole nuove, più severe, che prima non esistevano. Che ora alcuni giornali strumentalizzino dei casi terribili per attaccarlo frontalmente è una cosa che oltrepassa ogni limite di giustizia e di lealtà». È quanto afferma in una intervista al Corriere della Sera, il cardinale Walter Kasper, presidente del pontificio consiglio per l’Unità dei cristiani, dopo le nuove accuse rivolte dal New York Times al pontefice di aver insabbiato alcuni casi di pedofilia negli Stati Uniti e in Germania.

Kasper spiega che «bisogna essere onesti e dire che, almeno in alcuni casi» c’era la tendenza nella Chiesa di tacere sulla pedofilia dei sacerdoti per difendere l’istituzione. «La strada che abbiamo intrapreso – osserva inoltre Kasper – è ormai irreversibile ed è bene che sia così. Ma non si può immaginare che la consapevolezza che abbiamo oggi potesse esserci trenta o quarant’anni fa all’epoca di molti dei fatti di cui si parla ora». Kasper esclude anche responsabilità del precedente papa, Giovanni Paolo II. «Chi lo conosce e a chi considera la sua figura e il suo pontificato è evidente che il suo giudizio fosse chiarissimo e netto. Non si può dubitare – concldue – del suo pensiero»

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