NEW YORK – Al conclave che eleggerà il successore di Papa Benedetto XVI parteciperà anche lui. Solo che Roger Mahony, cardinale di Los Angeles, non è esattamente il porporato che “unisce” e “rappresenta” in modo compatto i suoi parrocchiani. Anzi.
Negli Stati Uniti, da parte di alcune associazioni cattoliche è partita addirittura la petizione. Una raccolta firme sotto un titolo che più chiaro non si può: “Cardinale Mahony, resta a casa!”. Insomma, il movimento Catholics United vorrebbe e non fa nulla per nasconderlo, che Mahoney con l’elezione del prossimo Papa non avesse proprio nulla a che fare.
Il perché è presto detto. Anzi è scritto nella storia recente di Mahoney, cardinale che il 31 gennaio scorso era stato sollevato da tutti gli incarichi pubblici perché durante la sua gestione erano stati coperti abusi ai danni di bambini. Quindici giorni dopo, in realtà, era arrivata una retromarcia parziale, nella forma di precisazione: Mahoney resta a tutti gli effetti cardinale e può amministrare sacramenti.
E quindi può anche andare in Conclave. Non con il consenso dei cattolici Usa. Mahoney, intanto, risponde alla petizione dicendosi “umiliato”. Di rinuncia al Conclave, per ora, non se ne parla.
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