Carolina del Sud, torna la fucilazione come pena di morte: i farmaci per l’iniezione letale mancano dal 2013

La Carolina del Sud vuole riportare in auge la fucilazione per chi è condannato alla pena di morte. La Camera dello Stato Usa ha varato una legge che prevede come in mancanza del mix di farmaci per l’iniezione letale il condannato a morte potrà scegliere oltre alla sedia elettrica (opzione già prevista) anche di morire sotto il fuoco di un plotone di esecuzione.

Il provvedimento è già stato approvato dal Senato dove sarà necessario un nuovo passaggio prima della firma del governatore. La Carolina del Sud diverrebbe così il quarto stato Usa a prevedere il ricorso al plotone di esecuzione, insieme a Mississippi, Oklahoma e Utah.

Pena di morte, in Carolina del Sud torna la fucilazione

Il testo è stato approvato dalla Camera con 66 voti a favore e 43 contrari e prima del via libero definitivo dovrà ripassare dal Senato. Ma l’ok è dato per scontato e il governatore repubblicano Henry McMaster ha già detto chiaramente che firmerà. 

L’opzione del plotone di esecuzione è stata pensata dai legislatori perché spesso i farmaci per l’iniezione letale sono difficili da reperire. Di fatto, lo Stato ha esaurito le scorte dei medicinali nel 2013, secondo quanto riferito dal Death Penalty Information Center (Dpic). “Abbiamo fatto un passo avanti per dare giustizia alle famiglie delle vittime e ai loro cari. Firmerò questa legge non appena arriverà sulla mia scrivania“, ha detto in una nota McMaster.

Dal 1976 tre esecuzioni sono state portate a termine da un plotone di esecuzione, tutte e tre nello Utah. Il via libera della Camera al provvedimento arriva a poche settimane dall’abolizione della pena di morte in Virginia, che detiene il record delle esecuzioni capitali negli Stati Uniti dopo il Texas.
 
 

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