Caso Sepe: la Chiesa prova l’asse Bagnasco-Bertone

Cardinale Crescenzio Sepe

Il Vaticano si chiude a riccio intorno al Cardinale Crescenzio Sepe, indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta di Perugia sulla “cricca” degli appalti per i Grandi Eventi. E la cosa è testimoniata dal fatto che anche due uomini così distanti e spesso in conflitto come il presidente della Cei, Angelo Bagnasco e il segretario di Stato, Tarcisio Bertone ora fanno cordata per mediare e tentare di far uscire pulito il cardinale di Napoli.

Bertone e Bagnasco si incontrano oggi a Genova, per le celebrazioni in onore del patrono San Giovanni Battista. A margine della ricorrenza i due si affronteranno in un privato faccia a faccia per tentare di trovare una soluzione al “caso Sepe”.

“Una preoccupazione comune e il senso di responsabilità verso la Chiesa spingono sia la Santa Sede sia la Cei a evitare di inasprire i toni –  spiegano alla Terza Loggia del Palazzo Apostolico – Danneggiare l’istituzione non giova a nessuno”, precisano.

Dunque in Vaticano dicono pubblicamente che la linea è quella di collaborare con i magistrati ma in realtà si lavora nel sotterraneo per stemperare i toni. L’obiettivo principale dell’asse Bertone-Bagnasco è convincere Sepe a circoscrivere e non ad allargare le contestazioni.

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