Censura russa al Louvre, Mosca vieta a Avdei Ter Oganian di esporre le tele

Louvre

Una mostra del Louvre di Parigi sull’arte contemporanea russa è finita al centro della censura del governo di Mosca: le autorità hanno infatti vietato alle tele del pittore Avdei Ter Oganian di uscire dal territorio nazionale per raggiungere il museo parigino, che doveva esporle a partire dal prossimo 14 ottobre.

A far infuriare Mosca è una tela in particolare, intitolata ‘Radical abstractionism, n.8’ dove, su fondo rosso, all’interno di un cerchio bianco appare la scritta: ”Quest’opera è un appello a commettere un attentato contro l’uomo di Stato V.V. Putin al fine di arrestare la sua attività politica”.  Sulla stessa tela, in un triangolo arancione su fondo nero si legge ancora: ”Quest’opera ha lo scopo di umiliare i russi e gli ebrei”.

Quattro opere dell’artista provocatore sono dunque state bloccate dal governo di Mosca. Il Louvre dice di essere in un profondo ”imbarazzo”, mentre il governo russo sostiene che esse ”incitano all’odio e alla violenza”. ”Possono essere intese come appelli ad un colpo di stato”, ha spiegato il vice-ministro della Cultura russo, Andrei Boussyguine, all’agenzia Interfax.

La mostra ‘Contrepoint russe’ doveva ospitare le opere di una quindicina di artisti russi. Ma, dopo la censura, ha riferito il gallerista Marat Guelman, già sette di loro hanno fatto sapere che boicotteranno la mostra in segno di solidarietà con Avdei Ter-Oganinan. L’artista aveva già rischiato la prigione nel 1998 quando, nell’ambito di un festival artistico, aveva distrutto in pubblico alcune icone ortodosse. Era stato allora costretto a fuggire dalla Russia e a stabilirsi a Praga.

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