ROMA – Ordine di arresto per Cesare Battisti. Lo ha stabilito Luis Fux, magistrato del Supremo Tribunale Federale (Stf) brasiliano. Sulla testa dell’ex terrorista pende una richiesta di estradizione da parte dell’Italia perché sconti l’ergastolo.
L’arresto di Battisti era stato chiesto dalla Procuratrice Generale del Brasile, Raquel Dodge, per “evitare il rischio di fuga e assicurare una eventuale estradizione”, secondo un comunicato diffuso dalla stessa Procura. Formalmente, il giudice Fux ha revocato così una misura a favore di Battisti, che lui stesso aveva disposto un anno fa. Secondo la Tv Globo, la richiesta di arresto è immediatamente esecutiva.
Battisti deve scontare il carcere a vita in Italia, dove è stato condannato per quattro omicidi commessi negli anni ’70, quando apparteneva a un gruppo di guerriglieri chiamati Proletariati armati per il comunismo.
È scappato dalla prigione nel 1981 e ha vissuto in Francia prima di fuggire in Brasile per evitare di essere estradato in Italia. La Corte Suprema del Brasile ha autorizzato l’estradizione di Battisti nel 2009, ma non è stato rimandato in Italia perché l’ex presidente di sinistra Luis Inacio Lula da Silva gli ha dato lo status di rifugiato nel suo ultimo giorno in carica nel 2010, status poi trasformato in permesso di soggiorno permanente.
Dopo la vittoria alle presidenziali in brasile del leader di estrema destra Jair Bolsonaro, era stato proprio il figlio del neopresidente su Twitter a scrivere a Matteo Salvini: “Regalo in arrivo”. E Salvini aveva esultato: “Dopo anni di chiacchiere, chiederò che ci rimandino indietro il terrorista rosso”.