BRASILIA – ”Sono sorpreso da tutto questo: sono a Rio de Janeiro e mi hanno avvisato stamani della richiesta del giudice”. Cesare Battisti ha rilasciato questa dichiarazione all’Ansa, respingendo così qualsiasi ipotesi di non essere reperibile.
“Ora chiamerò il mio avvocato difensore, Luiz Eduardo Greenhalgh, per chiarire la vicenda”, ha aggiunto. L’indirizzo in cui si trova a Rio de Janeiro cui si fa riferimento nella richiesta di accertamento da parte del giudice di Brasilia, Alexandre Vidigal, “è il luogo dove mi hanno arrestato nel marzo del 2007. Ma ora ho un nuovo indirizzo a Rio, già comunicato alla polizia federale di San Paolo dal mio legale nell’ottobre del 2011″.
Tuitto era cominciato dopo che Cesare Battisti, l’ex terrorista di cui per tanto tempo e senza risultati l’Italia ha chiesto l’estradizione dal Brasile, non si trovava. Per questa ragione, un giudice federale di Brasilia aveva chiesto alla polizia di verificare dove si trovasse Battisti.
La notizia della sua scomparsa l’aveva poi diffusa la stampa locale, precisando che nel prendere la decisione, il giudice Alexandre Vidigal aveva comunicato in una nota che Battisti è ”in luogo ignoto”. Se verrà confermato il luogo in cui Battisti si trova ora, Vidigal eviterà di chiedere alla polizia di aprire un’indagine per accertare dove si trovi. Secondo la legge brasiliana, ha ricordato il giudice, gli stranieri che non si fanno trovare nei recapiti indicati alle autorità entro cinque giorni,possono essere considerati irregolarmente presenti nel paese, fatto che non esclude la possibilità di una deportazione.
L’ex militante dei Proletari armati per il comunismo è uscito dal carcere di Papuda a Brasilia nel giugno del 2011, dopo che il Supremo tribunal federal brasiliano aveva respinto in una controversa sentenza la richiesta di estradizione avanzata dall’Italia.