Cesare Battisti: tappe della vicenda

BRASILIA, 8 GIU – Ecco i passaggi chiave della vicenda di Cesare Battisti in Brasile, dove l'ex terrorista rosso arrivo' nel 2004 e dove venne arrestato, a Rio de Janeiro, il 18 marzo del 2007.
*2008:
* 3 APRILE – Via libera della procura generale all'estradizione richiesta dall'Italia, a condizione che Roma commuti l'ergastolo in una pena di 30 anni.
* 28 NOVEMBRE – L'estradizione sembra a portata di mano: il Comitato per i rifugiati (Conare), organo del ministero della Giustizia, respinge la richiesta di Battisti di essere considerato rifugiato politico. I legali dell'ex terrorista presentano ricorso al ministro della Giustizia, Tarso Genro. * 2009:
* 13 GENNAIO – Contrariamente al parere del Conare, Genro concede l'asilo politico. L'ultima parola passa all'Stf.
* 14 GENNAIO – Il ministro degli esteri Franco Frattini chiede al presidente Lula che Brasilia riesamini la decisione. Scende in campo anche Giorgio Napolitano, che scrive a Lula esprimendo ''stupore e rammarico'' per la decisione di Genro.
* 27 GENNAIO – L'Italia richiama per consultazioni l'ambasciatore in Brasile, Michele Valensise, che rientrera' nel paese qualche giorno dopo.
* 14 FEBBRAIO – Genro manifesta ''timori sul fatto che Battisti subisca una persecuzione'' se estradato in Italia.
* 19 FEBBRAIO – In una lettera dal carcere Battisti precisa: ''Non ho mai ucciso, ne' voluto uccidere, nessuno''.
* 9 MAGGIO – Napolitano fa presente a Lula ''trattamenti incomprensibilmente indulgenti riservati a terroristi condannati per fatti di sangue''.
* 9 SETTEMBRE – Udienza dell'Stf, che si conclude con un rinvio. Dopo undici ore di dibattimento, la Corte non riesce a pronunciarsi sulla richiesta d'estradizione.
* 12 NOVEMBRE – L'Stf si pronuncia per un nuovo rinvio, con la corte spaccata in due: quattro giudici a favore dell'estradizione, quattro contro.
* 18 NOVEMBRE – E' il giorno chiave. L'Stf approva, 5 voti a 4, l'estradizione. Poco dopo, in un secondo dibattimento, gli stessi giudici stabiliscono, anche questa volta per 5 a 4, che sia Lula ad avere l'ultima parola sulla decisione finale.
* 2010:
* 5 MARZO – Un tribunale di Rio condanna Battisti a due anni di carcere per uso di documenti falsi.
* 16 APRILE – L'Stf pubblica il testo della sentenza con la quale aveva dato via libera all'estradizione. La decisione finale rimane quindi nelle mani di Lula.
* 31 DICEMBRE – Nell'ultimo giorno della sua presidenza, Lula annuncia di non concedere l'estradizione, sulla scia di quanto scritto dall' Avvocatura generale dello stato, che si e' a sua volta basato sulle ''clausole del trattato di estradizione in vigore fra Brasile e Italia''. Raffica di critiche da parte dell'Italia. Il premier Silvio Berlusconi manifesta amarezza, sottolineando che comunque ''la vicenda non e' chiusa''.
* 2011:
* 24 GENNAIO – La presidente Dilma Rousseff, subentrata nel frattempo a Lula, ribadisce quanto deciso dal suo predecessore e invia una lettera in risposta ad un messaggio indirizzatole da Napolitano, che nel testo ribadiva la richiesta dell' estradizione.
* 3 FEBBRAIO – I legali dell'Italia presentano all'Alta Corte due azioni giuridiche (una impugnazione e un reclamo) contro il 'no' di Lula all'estradizione.
* 12 MAGGIO – La procura generale del Brasile conferma tale posizione, precisando che l'Italia non ha la legittimità di opporsi al 'no' di Lula, e invia tale parere all'Stf.
* 14 MAGGIO – La difesa di Battisti chiede all'Stf la scarcerazione dell'ex terrorista.

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