Charlene Wittstock, la foto che preoccupa i fan e alimenta le voci di divorzio da Alberto di Monaco

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Agosto 2021 - 14:27 OLTRE 6 MESI FA
Charlene Wittstock, la foto che preoccupa i fan e alimenta le voci di divorzio da Alberto di Monaco

Charlene Wittstock, la foto che preoccupa i fan e alimenta le voci di divorzio da Alberto di Monaco (foto Instagram)

Charlene Wittstock, la principessa di Monaco moglie del principe Alberto, appare su Instagram in versione punk rock e riaccende le voci di un imminente divorzio dal marito. 

L’immagine in questione è una foto in bianco e nero in cui la ex nuotatrice sudafricana ha lo sguardo cupo, occhiaia scure, i capelli cortissimi e l’abbigliamento dei guerrieri masai. Una fotografia molto lontana dalle immagini patinate e glamour abituali delle famiglie reali. 

Charlene Wittstock e la campagna contro la caccia dei rinoceronti

Ma il motivo della foto è spiegato nella stessa didascalia pubblicata da Charlene Wittstock: si tratta infatti di un’immagine per promuovere lo stop alla caccia dei rinoceronti, specie a rischio estinzione, vittime dei bracconieri che ambiscono ai loro preziosi corni. “Rhino Horn is Not Cool”, scrive la Principessa nella didascalia del post. 

E non è la prima volta che la principessa di Monaco si esprime a favore dello stop alla caccia ai rinoceronti. Sempre sul suo account Instagram sono visibili foto di rinoceronti e lo stesso richiamo alla campagna. 

Charlene Wittstock in Sudafrica, e fioccano le voci di  divorzio

Ma a far riaccendere le voci di un imminente divorzio dal marito, Alberto di Monaco, è anche il fatto che Charlene Wittstock si trova ancora in Sudafrica, dove era andata con il motivo di curare un’infezione post-operatoria all’orecchio, e non pare intenzionata a tornare nel piccolo principato prima della fine di ottobre, come ha fatto sapere lei stessa.

Ufficialmente non può tornare a Monaco perché l’infezione avrebbe creato dei problemi alle sue orecchie, rendendole impossibile tollerare la pressurizzazione delle cabine degli aerei in quota. Questa, almeno, è la versione ufficiale.