Charlie Hebdo, i fratelli killer in Usa ricercati da anni. Addestrati in Yemen

Charlie Hebdo, i fratelli killer in Usa ricercati da anni. Addestrati in Yemen
I fratelli Kouachi

PARIGI – Said e Cherif  Kouachi, gli assassini di Charlie Hebdo, negli Stati Uniti erano ricercati da anni. Erano nel database-terrorismo dell’intelligence americana e nella no-fly list, cioè non potevano mettere piede su nessun aereo passeggeri americano. E avevano legami con il terrorismo islamico in Yemen, tanto che venerdì mattina, raggiunto dalla televisione BFM TV, Cherif Kouachi aveva detto di essere in missione per “al Qaeda dello Yemen”.

Washington sostiene che l’altro fratello, Said, era andato nel Paese arabo nel 2011 e lì aveva ricevuto un addestramento militare da parte di al Qaeda. Dopo quel periodo era tornato in Francia e aveva vissuto una vita molto modesta e moderata, come se volesse passare inosservato, a differenza del fratello minore Cherif, che ad un certo punto si era avvicinato in modo visibile all‘islam, smettendo di bere e facendosi crescere la barba.

Gli Stati uniti avevano passato queste informazioni a Parigi. Solo che non si sa quanto siano effettivamente attendibili, visto che altre fonti, questa volta francesi, in hanno sostenuto che uno dei due fratelli era stato in Yemen tra il 2005 e il 2008 e aveva poi cercato di andare in Siria nel 2011, ma sarebbe stato fermato dalle autorità.

C’è poi una pista che collega Cherif Kouachi ad Anwar al Awlaki, imam yemenita-americano ucciso da un drone Usa: i due probabilmente in passato si sono incontrati. E questo sarebbe anche confermato dalla frase che un testimone della strage a Parigi ha detto di aver sentito gridare dai due killer: “Siamo al Qaeda nello Yemen”.

 

Gestione cookie