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Charlotte: morto manifestante colpito da spari. Tulsa, arresto per agente

di Daniela Lauria |23 Settembre 2016 0:19

Charlotte: morto manifestante colpito da spari. Tulsa, arresto per agente (Nella foto Terence Crutcher e Betty Shelby)

NEW YORK – Il manifestante colpito da uno o più colpi d’arma da fuoco durante gli scontri della scorsa notte a Charlotte, in North Carolina, è morto. Era stato ricoverato in ospedale in condizioni gravissime e nelle ultime ore era tenuto in vita artificialmente. Ancora sconosciuta la dinamica dell’incidente su cui la polizia sta ancora indagando.

Nelle stesse ore a Tulsa, in Oklahoma, è stato spiccato un mandato di arresto per la poliziotta che ha sparato ed ucciso un nero: è stata incriminata con l’accusa di omicidio colposo di primo grado. Terence Crutcher, afroamericano, era stato fermato da una pattuglia ed era disarmato. Un video mostra come avesse le mani alzate, poggiate sulla nuca, quando Betty Shelby ha esploso il colpo fatale. Rischia da un mimino di quattro anni di carcere, fino all’ergastolo.

Intanto a Baltimora un altro afroamericano è morto per mano della polizia. E’ il terzo caso in pochi giorni negli Stati Uniti, dopo quelli di Charlotte e di Tulsa. La vittima si chiamava Tawon Boyd, aveva 21 anni ed era disarmato. Cinque agenti, giunti nel suo appartamento dopo una segnalazione, lo hanno affrontato e immobilizzato a terra. Non è chiaro cosa sia successo: fatto sta che dopo alcuni giorni di agonia il ragazzo è morto. I familiari accusano: c’è stato un uso eccessivo e ingiustificato della violenza.

Tulsa, Charlotte e Baltimora: troppi episodi in troppo poco tempo per gli attivisti del movimento Black Lives Matter, che sta lanciando una nuova campagna a livello nazionale. Con le proteste che si moltiplicano in tutti gli Stati Uniti. Come a New York, dove in solidarietà con i manifestanti di Charlotte in centinaia hanno avuto il coraggio di scendere in strada in una Manhattan blindata per l’Assemblea Onu, bloccando la circolazione sulla Broadway e sulla Fifth Avenue.

Le immagini della seconda notte di violenze a Charlotte mostrano come la manifestazione, iniziata pacificamente, sia poi nuovamente degenerata: atti di vandalismo, danni alle automobili, decine di vetrine infrante e saccheggio di negozi, tra cui quello delle star locali del basket. Scene di vera e propria guerriglia urbana, con i poliziotti in assetto antisommossa che lanciano gas lacrimogeni e granate stordenti nel tentativo di disperdere la folla e molti dimostranti che rispondono col lancio di pietre e bottiglie.

Alla fine ci è scappato il morto: uno o più colpi di arma da fuoco hanno raggiunto un uomo, ferito gravemente e deceduto nelle ultime ore. La polizia, che ha subito escluso un coinvolgimento di agenti nell’episodio, sta ancora indagando sui fatti.

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