In particolare l’ex generale Gary Prado Salomòn, che all’epoca era un capitano della fanteria e partecipava alle operazioni contro il gruppo armato diretto dal Che, ha raccontato in un’intervista quella che secondo lui è stata la sua ultima conversazione con Guevara. L’allora giovane ufficiale gli chiese cosa fosse successo in Congo, il paese africano dove aveva cercato di lanciare un movimento di guerriglia senza alcun successo. La risposta di Guevara sarebbe stata amara: “No, laggiù stanno ancora appesi agli alberi. In Africa c’erano problemi tribali, non ideologici”.
Prado Salomòn sostiene che anche in Bolivia i guerriglieri avevano problemi tribali: “Si muovevano in un territorio che non conoscevano, e il Che passava ore a cercare di fare imparare il quechua ai suoi combattenti: ma a cosa gli sarebbe servito se in quella zona i contadini parlavano il guarani o lo spagnolo?”, commenta. Interrogato sul motivo per il quale aveva deciso di lanciare la lotta armata in Bolivia, Guevara avrebbe ammesso che “sì, forse ci siamo sbagliati”, e quando il militare gli chiese chi aveva preso la decisione di mandarlo a combattere in quel paese si limitò a rispondere “Non sono stato io, è stato ad altri livelli”, senza dare altri dettagli.