Dopo oltre 20 anni Chico Forti torna in Italia. Lo annuncia via Facebook il ministro degli esteri, Luigi Di Maio. “Ho una bellissima notizia da darvi – scrive Di Maio – Chico Forti tornerà in Italia. L’ho appena comunicato alla famiglia e ho informato il presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio”.
“Il Governatore della Florida – aggiunge – ha infatti accolto l’istanza di Chico di avvalersi dei benefici previsti dalla Convenzione di Strasburgo e di essere trasferito in Italia”.
Enrico “Chico” Forti, 61 anni, è detenuto in un carcere di massima sicurezza di Miami ormai da più di venti anni. Il 15 giugno del 2000 l’ex produttore televisivo è stato condannato all’ergastolo per un delitto del quale si è sempre professato innocente.
Di Maio: “Accelereremo il più possibile”
“Si tratta di un risultato estremamente importante, che premia un lungo e paziente lavoro politico e diplomatico. Non ci siamo mai dimenticati di Chico Forti, che potrà finalmente fare ritorno nel suo Paese vicino ai suoi cari”, scrive Di Maio.
“Sono personalmente grato al Governatore DeSantis e all’Amministrazione Federale degli Stati Uniti. Un ringraziamento speciale al Segretario di Stato Mike Pompeo, con il quale ho seguito personalmente la vicenda e con il quale ho parlato ancora nel fine settimana, per l’amicizia e la collaborazione che ha offerto per giungere a questo esito così importante”, aggiunge il responsabile della Farnesina.
“Il Governo seguirà ora i prossimi passi per accelerare il più possibile l’arrivo di Chico. Erano vent’anni che aspettava questo momento e siamo felici per lui, per i suoi cari, per la sua famiglia, per tutta la città di Trento. È un momento commovente anche per noi”, conclude.
Chico Forti, dal 2000 in carcere in Florida
Forti è stato condannato perché accusato di aver ucciso a Miami il cittadino australiano Dale Pike, trovato assassinato il 15 febbraio 1998 sulla spiaggia di Sewer Beach.
Dale Pike era figlio del patron del Pike Hotel di Ibiza, Anthony Pike, con il quale Forti era in trattativa per l’acquisto del suo hotel. Secondo l’accusa l’omicidio avrebbe avuto come movente una truffa ai danni di Pike padre.
Forti si è sempre proclamato innocente e vittima di errore giudiziario. Diversi comitati e personalità hanno sostenuto la causa di Chico Forti, sulla quale la nostra diplomazia era impegnata da tempo.
Il ministro Di Maio aveva più volte sottolineato il suo impegno, sollevando il caso anche con il capo della diplomazia americana Mike Pompeo. (Fonte: Ansa, Adnkronos).