Cile, 200 case danneggiate dallo tsunami

SANTIAGO – Oltre duecento case sulla costa cilena sono state danneggiate dalle onde dello tsunami provocato dal terremoto in Giappone. Oltre mezzo milione di persone sono state evacuate dalla zona costiera cilena per evitare qualsiasi rischio e sono state mantenute a distanza di sicurezza per 24 dopo l’allarme lanciato dal Giappone.

Lo tsunami provocato dal sisma di venerdi’ scorso e’ giunto sulla costa del Cile nella notte di sabato, con un’ora e mezza di distanza tra il primo punto colpito, a Puerto Viejo en Caldera, all’altezza del deserto di Atacama, e la localita’ di Dichato, a 500 chilometri a sud della capitale, epicentro del grande terremoto del febbraio 2010.

Nella zona compresa tra questi due punti, l’intensita’ delle onde ha giustificato l’allarme delle autorita’: a Coliumo, nei pressi di Dichato, il mare ha distrutto l’impianto sanitario di depurazione dell’acqua ricostruito dopo il sisma dell’anno scorso. In tutto, secondo le autorita’, le onde hanno danneggiato o distrutto 215 case, tutte pero’ case di pescatori molto esposte o case di villeggiatura abusive, costruite in materiali poco durevoli, lungo canali o in calette che hanno potenziato l’effetto del mare.

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