Cile: anniversario dell'odissea dei 33 minatori, solo 19 alla cerimonia

SANTIAGO DEL CILE – Alla presenza della first lady Cecilia Morel e di alcuni ministri, nei pressi della ormai chiusa miniera di San Jose', e' stato celebrato oggi il primo anniversario dell'odissea dei 33 minatori rimastivi intrappolati per 69 giorni. Solo 19 di essi, pero', erano presenti. La cerimonia si e' svolta nelle vicina citta' di Copiapo', a 800 chilometri al nord di Santiago. Durante l'evento e' stata celebrata una messa e collocata la prima pietra di un Monumento alla Speranza alto 12 metri, opera dello scultore Yao Yuan e donato dal governo cinese.

''Il salvataggio non e' stato il trionfo di un presidente, di un governo ma quello di un Paese, di tutti i cileni e di un'ondata di solidarieta' che ha permesso la realizzazione di uno dei piu' grandi miracoli della storia'', ha specificato in merito la moglie del capo dello stato, Sebastian Pinera. Che, dal canto suo, ha preferito restare a Santiago dove, sempre oggi, si e' svolta l'ennesima protesta degli studenti.

Anche a Copiapo', per altro, almeno 300 studenti si sono presentati alla cerimonia, sventolando cartelli con scritto: ''Minatori, ieri per voi, oggi per noi''.

D'altra parte la vita dei 33 che, un anno fa, hanno trascorso 69 durissimi giorni sotto terra e' cambiata drasticamente. Solo due di essi continuano a scendere in miniera. Tutti gli altri hanno cambiato lavoro. E, tra essi, non manca chi continua a dare conferenze, pur se ammettendo: ''La gente ci dice che ne ha abbastanza delle nostre storie''. Uno di loro, infine, il boliviano Carlos Mamani, e' stato arrestato ieri dalla polizia perche' accusato di violenza familiare e, oggi, mentre era in corso l'evento a Copiapo', e' comparso davanti al giudice.

Gestione cookie