L’agenzia Nuova Cina riferisce che un uomo ha minacciato con un martello i bambini di una scuola a Weifang, nella provincia orientale dello Shandong. Poi si è cosparso di kerosene e si è dato fuoco. Anche un insegnante della scuola è rimasto ferito nel tentativo di bloccare il pazzo, che aveva sequestrato due bambini, che ha liberati poco prima di darsi fuoco.
L’opinione pubblica cinese è fortemente scossa da questa serie di attacchi contro i minori che sembrano essere diventati una inspiegabile ossessione collettiva tra gli squilibrati.
La serie delle violenze è iniziata il 23 marzo, quando uno squilibrato, che in seguito è stato messo a morte, ha ucciso otto bambini e ne ha feriti una cinquantina nella provincia del Fujian.
Altri attacchi contro i bambini delle scuole elementari e degli asili si sono verificati mercoledì scorso nel Guangdong, dove sono stati feriti 16 bambini e un insegnante e ieri nel Jiangu, dove i feriti sono stati 28, alcuni dei quali in modo grave. Il responsabile di quest’ultimo episodio, un disoccupato di 47 anni di nome Xu Yuyuan ha dichiarato di aver aggredito i bambini per “vendicarsi della società”. Secondo Nuova Cina i piccoli sono stati feriti da Xu con un coltello e presentano ferite alla testa e al collo e due di loro sono ancora in terapia intensiva.