Cina, bacchette usa e getta vietate per salvare gli alberi

SHANGHAI – La provincia cinese dello Shaanxi e’ la prima a bandire l’uso di bacchette di legno. Lo scrive la stampa cinese. La nuova regola, decisa dal governo provinciale, intende contribuire alla salvaguardia degli alberi, che vengono abbattuti per produrre le classiche posate cinesi.

Da domani sulle tavole dei ristoranti e nei negozi dello Shaanxi si troveranno solo bacchette ‘riciclabili’, quelle cioe’ che possono essere lavate e riutilizzate. I ristoratori che non si adegueranno rischiano multe dai 500 ai 2000 yuan (dai 55 ai 230 euro), mentre i singoli potrebbero incappare in multe di un decimo piu’ leggere.

Ogni anno si producono in Cina 45 miliardi di paia di bacchette, 130 milioni al giorno, con l’abbattimento di 16-25 milioni di alberi, pari a circa 4.000 ettari di alberi ogni giorno. Normalmente vengono usate betulle e pioppi, piu’ economici del bambu’ che puo’ essere riusato, ma ci vogliono dai 30 ai 40 anni per una betulla per ricrescere. Nel 2006, il governo cinese ha imposto una tassa di consumo del 5% e aumentato il prezzo delle bacchette del 30% per limitarne l’uso, ma senza successo nella riduzione del loro consumo.

Ma i cittadini dello Shaanxi, nel nord ovest del paese, non credono molto che le autorita’ applicheranno questa nuova regola. Il divieto sulle bacchette segue di qualche anno quello sull’uso di sacchetti di plastica che ha visto una notevole riduzione di questi in tutto il paese.

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