Cina, cala il Pil ma prosegue a modernizzare le forze armate. E spaventa Taiwan e Hong Kong

Il premier cinese Li Keqiang
Il premier cinese Li Keqiang

PECHINO – Nonostante la crescita più lenta – il Pil del 2016 è cresciuto del 6,7%, al passo più debole degli ultimi 26 anni – la Cina continuerà a modernizzare le forze navali e a snellire le forze armate. E avverte Taiwan (“Non si tollerano attività separatiste”) e Hong Kong (“La sua nozione di indipendenza non porterà da nessuna parte”).

Il premier Li Keqiang, nel suo discorso inaugurale della quinta sessione del 12/mo Congresso nazionale del popolo, ha affermato che nel 2017 proseguirà “l’attuazione delle riforme” e il rafforzamento della “difesa marittima e aerea”. Ieri, nella conferenza stampa di presentazione del Congresso, è stato comunicato che il budget salirà del “7% circa” nel 2017, fino a superare per la prima volta i 1.000 miliardi di yuan, pari a quasi 150 miliardi di dollari.

La Cina e Taiwan. La Cina “si oppone con decisione e conterrà le attività separatiste” di Taiwan e “non tollererà mai attività, sotto qualsiasi forma o nome, che attenti a dividere” la provincia ‘ribelle’ dalla madre patria”: è il monito del premier Li Keqiang, secondo cui Pechino continuerà a promuovere l’integrazione economica e sociale tra le due parti “rendendo più facile, soprattutto alle generazioni più giovani, la possibilità di poter studiare, lavorare e vivere” sulla Cina continentale.

Hong Kong. La “nozione di indipendenza di Hong Kong non porterà da nessuna parte”: dice su Hong Kong il premier cinese.  Li ha poi rimarcato l’impegno di Pechino al rispetto “dell’alto livello di autonomia” riconosciuta a Hong Kong e Macao “in conformità con la costituzione della Cina e delle Basic Law” delle due regioni amministrative speciali. “Vigileremo che il principio ‘una nazione, due sistemi’ sia saldamente applicato senza incrinazioni e distorsioni”, ha aggiunto il premier.

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