Cina, nuovo focolaio a Urumqi Cina, nuovo focolaio a Urumqi

Cina, nuovo focolaio a Urumqi: tre milioni di persone sotto controllo e voli bloccati

A Urumqi, in Cina, incombe un focolaio. Il governo ha imposto “misure anti-virus” ancora più severe, rafforzato il controllo sui cittadini.

Nella capitale della regione autonoma dello Xinjiang della Repubblica Popolare Cinese, Urumqi incombe un focolaio di coronavirus.

Il governo ha imposto “misure anti-virus” ancora più severe, rafforzato il controllo sui cittadini che si spostano all’interno e fuori dalla regione.

Le aree molto popolate, nonché le comunità e i quartieri saranno monitorati attentamente.

“Rafforzeremo il controllo sui luoghi affollati, la gestione della rete delle comunità e dei villaggi, svolgeremo rigorosi controlli negli ospedali per verificare la temperatura dei pazienti”, ha spiegato il governo.

Urumqi, una città che conta 3,5 milioni di persone, oggi ha registrato cinque nuovi casi confermati, più otto asintomatici.

Il primo positivo, dopo cinque mesi, risale a giovedì e riguarda una giovane di 24 anni ricoverata in ospedale.  

Attualmente 135 persone sono in quarantena sotto osservazione medica.

I timori di una nuova ondata

I timori per un’altra ondata di contagi in Cina sono nati quando il governo ha chiuso l’unica linea metropolitana della città e i servizi navetta per l’aeroporto.

Secondo quanto riporta il Daily Mail, dall’aeroporto internazionale della città sono stati cancellati circa 200 voli in entrata e in uscita.

Una notizia che arriva mentre Hong Kong sta combattendo quella che le autorità sanitarie hanno definito “una terza ondata” di contagi che potrebbero eclissare i precedenti picchi.

Secondo una compagnia aerea cinese, a Urumqi, tutti i passeggeri che intendono salire a bordo di un aereo devono mostrare il risultato negativo al tampone, effettuato nei precedenti sette giorni.

A metà giugno, anche Pechino è stata anche colpita da un focolaio di coronavirus che sembra possa essere collegato a un mercato del pesce.

Da gennaio, la regione di Xinjiang aveva riportato un totale di 76 casi positivi. Dal 18 febbraio non erano stati registrati nuovi casi. (Fonte: Daily Mail)

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