Cina, Pechino. ‘Padre del Rock’ Cui Jian per protesta rinuncia a gala fine anno

Cui Jian
Cui Jian

CINA, PECHINO – Il cantante Cui Jian, considerato il ”padre” del rock and roll cinese, non si e’ voluto piegare alle richieste della censura ed ha rinunciato a partecipare al popolare ”gala” di fine anno, trasmesso dalla televisione di Stato, la Cctv. Lo affermato la sua manager, You You.

Al cantante era stato chiesto nella serata del 31 gennaio, giorno del capodanno cinese, di non cantare una delle sue composizioni piu’ note, ”Nothing To My Name” (Nulla che mi appartenga), che era stata scelta come ”inno” dagli studenti che nel 1989 avevano occupato piazza Tiananmen a Pechino. ”E’ una rinuncia grave per noi ma anche per il gala”, ha sostenuto la manager.

Nella primavera del 1989 Cui si esibi’ per gli studenti contestatori, diventandone un idolo. Dopo la sanguinosa repressione del movimento studentesco, nel quale furono uccise centinaia di persone, gli fu vietato di esibirsi in pubblico per alcuni anni. Negli ultimi anni Cui ha ripreso a dare concerti in tutta la Cina.

Il ”gala” che la Cctv trasmette in occasione del capodanno cinese viene abitualmente seguita da centinaia di milioni di cinesi, che ne fanno la trasmissione con il maggior numero di spettatori del mondo.

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