Cina, tutti i semafori in rosso fisso a Baise (3,6 mln abitanti): lockdown e tolleranza zero sul Covid

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Febbraio 2022 - 12:22 OLTRE 6 MESI FA
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Cina, misure contenimento Covid (Ansa)

Cina, tutti i semafori rossi a Baise. Baise, una città cinese di 3,6 milioni di abitanti del Guangxi Zhuang, al confine con il Vietnam, ha i semafori tutti accesi sul rosso fisso. Le autorità locali li hanno accesi quale misura per rafforzare l’ordine di rimanere a casa, sebbene abbiano concesso eccezioni per i viaggi relativi alle cure mediche e alle consegne.

Cina, tutti i semafori rossi a Baise

L’approccio repressivo sulla mobilità individuale  è uno dei cardini del principio di tolleranza zero sulla diffusione del Covid. Pechino ha dovuto prendere atto del crescente malcontento della popolazione. Estenuata anche dal supporto insufficiente nei riguardi delle necessità di chi è relegato in quarantena.

Le autorità sanitarie cinesi hanno inviato un gruppo di lavoro nella regione autonoma meridionale  per coordinare gli interventi di risposta a un recente focolaio di Covid-19.

Da Pechino il team nel Guangxi per affrontare focolaio

Il gruppo di lavoro supervisionerà il rapido svolgimento dei test molecolari, l’indagine epidemiologica e la ricerca di contatti al fine di contenere l’epidemia nella regione, ha dichiarato He Qinghua, funzionario del Dipartimento per il controllo delle malattie della Commissione Sanitaria Nazionale, durante una conferenza stampa.

Il Guangxi ieri ha segnalato 64 nuovi casi di Covid-19 trasmessi a livello locale, tutti nella città di Baise, secondo la commissione sanitaria regionale. La regione ha registrato 108 casi confermati locali e quattro infezioni locali asintomatiche nell’ultima recrudescenza del virus. In totale 815 contatti stretti sono attualmente sotto osservazione medica.

Il funzionario della Commissione Sanitaria Nazionale ha dichiarato che Baise sta assistendo a un rapido aumento delle infezioni. Dal momento che oltre l’80% dei casi vive nello stesso villaggio, i rischi di un’ulteriore diffusione dell’epidemia rimangono alti.

Anche a causa di molteplici fattori come la trasmissione nascosta all’interno della comunità e la maggiore mobilità delle persone durante le vacanze in occasione del Capodanno cinese, ha osservato He.