Cina: vietate le palline da ping-pong “sovversive” in Piazza Tienanmen

Piazza Tienanmen, dove da giovedì 8 novembre si terrà il 18° congresso del Partito Comunista Cinese (LaPresse)

PECHINO, CINA – Un taxi passa lentamente da piazza Tienanmen, si abbassa un finestrino, dall’auto viene lanciata una pallina da ping-pong “sovversiva”. Sulla pallina ci sono scritti messaggi contro il Partito Comunista Cinese, il cui diciottesimo, importantissimo congresso inizierà giovedì 8 novembre proprio nella Grande Casa del Popolo, in piazza Tienanmen.

La scena della pallina da ping-pong a quanto pare si è ripetuta molte volte negli ultimi giorni, se è vero che le autorità cinesi hanno preso provvedimenti contro questa protesta silenziosa: ai taxi di Pechino è stato prescritto di attivare – non appena caricano un cliente – le chiusure di sicurezza, quelle che di solito si usano per i bambini.

La notizia è stata rilanciata dall’Associated Press e dal Global Times, un giornale locale legato al Partito Comunista. È stato un tassista pechinese a riferire al Global Times che l’ordinanza è una risposta delle autorità alla “minaccia delle palline da ping-pong”. Autorità senza paura del ridicolo, come si può desumere dal testo dell’ordinanza, parte della quale è stata pubblicata su Sina Weibo, il Twitter cinese:

Durante i giorni del 18 ° Congresso del Partito, i conducenti di taxi devono stare attenti a quei passeggeri che portino con sé palle di qualunque tipo. Tenete d’occhio i passeggeri che intendono diffondere messaggi tramite palloncini recanti slogan o palline da ping pong con su scritti messaggi reazionari

Un ordine che in ogni caso i “reazionari” tassisti pechinesi hanno in gran parte ignorato: un giornalista del Global Times ha appurato che solo in 2 taxi su 20 maniglie e finestrini erano stati bloccati. Il Partito Comunista dovrà convivere con la minaccia del “ping-pong sovversivo”. La “lunga marcia” rischia di inciampare in una pallina.

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