Impronte digitali rifatte, cinese rientra in Giappone

Pubblicato il 7 Dicembre 2009 - 20:55 OLTRE 6 MESI FA

Una cittadina cinese di 27 anni è stata arrestata a Tokyo per essere entrata illegalmente in Giappone con impronte digitali rifatte grazie alla chirurgia plastica per schivare il controllo biometrico in aeroporto.

La donna, di nome Lin Rong, era stata espulsa dal Giappone nel 2007 per essere rimasta in Sol Levante con il permesso di soggiorno scaduto, e, una volta tornata in Cina, ha speso oltre 14.000 euro per farsi invertire chirurgicamente le impronte digitali.

La polizia, ha riferito la stampa locale, è riuscita a identificare la donna il mese scorso, dopo che la stessa era finita nei guai per aver presentato una falsa dichiarazione di matrimonio con un uomo nipponico.

Stando alle prime ricostruzioni, la donna sarebbe rientrata un anno fa in Giappone grazie alle impronte “rifatte” e al passaporto di un’altra persona. Dal novembre 2007 negli aeroporti e nei porti dell’arcipelago è attivo un discusso sistema di controllo biometrico che registra le impronte digitali a tutti gli stranieri, varato ufficialmente come strumento di sicurezza per la lotta contro il terrorismo.