Cinquanta anni fa il volo di Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio

MOSCA – Un primato sovietico di cui va ”fiero” e che da tempo richiede un ”approccio pragmatico” ma che resta un ”sogno”: così il leader del Cremlino Dmitri Medvedev ha ricordato oggi il primo volo nello spazio di Iuri Gagarin, di cui ricorre il 50 esimo anniversario, celebrato in pompa magna in tutta la Russia con numerosi eventi che culmineranno stasera in un enorme fuoco d’artificio con 50 salve che illumineranno il cielo di Mosca. ”Sono molto fiero che sia stato il mio Paese a fare questo primo passo”, ha dichiarato il presidente parlando con la stampa cinese alla vigilia della sua partenza per quel Paese. Da allora, ha sottolineato, l’esplorazione spaziale è  diventata più pragmatica.

”Proviamo a fare esperimenti, ad usare nuove tecnologie nello spazio. Ma essa resta un sogno, naturalmente, un sogno di conquistare altri pianeti, altri sistemi stellari, anche se non so quando accadrà”’, ha osservato Medvedev, ricordando che il volo di Gagarin fu un ”evento assolutamente rivoluzionario, altamente simbolico”, segnando un ”prima” e un ”dopo”. Il capo dello Stato si recherà oggi al centro di controllo spaziale, vicino a Mosca, per parlare a distanza con l’equipaggio della stazione internazionale spaziale (Iss), tra cui l’italiano Paolo Nespoli. Poi pronuncerà un discorso durante una cerimonia al Cremlino, dove premierà alcuni cosmonauti e dei veterani della conquista spaziale. Assente invece dalle celebrazioni il premier Vladimir Putin, a Kiev per discutere di energia. Stando ai sondaggi, Gagarin resta per i russi ”la personalità più affascinante del XX secolo”.

CASA BIANCA, NOI I PRIMI SULLA LUNA – ”Congratulazioni. Ma sulla Luna siamo arrivati prima noi”. Così il portavoce della Casa Bianca Jay Carney ha risposto, sorridendo, ad un giornalista russo che chiedeva un commento Usa sul 50 esimo anniversario dello storico volo di Yuri Gagarin.

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