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Bombe umane 5 bimbe fatte esplodere da Boko Haram in Nigeria

di Maria Elena Perrero |2 Ottobre 2015 17:19

(Foto d’archivio)

LAGOS – Bombe umane di 9, 10 anni. Cinque bambine di quell’età nei cui zainetti di scuola i terroristi islamici di Boko Haram in Nigeria avevano messo dell’esplosivo, che hanno poi fatto brillare a distanza quando le piccole erano vicine ad una moschea affollata durante l’ora della preghiera. E’ l’ultimo di una lunga serie di attentati a Maiduguri. Nell’esplosione sono rimaste uccise altre nove persone, 39 i feriti.

Nello stessa città dello Stato del Borno, dove Boko Haram è molto attivo, in attacchi analoghi solo due settimane fa erano morte più di 100 persone. I fondamentalisti islamici in quest’area sei anni fa hanno dato il via alla loro guerra sanguinosa per l’instaurazione della Sharia (la legge islamica), con un bilancio di oltre 17.000 morti.

Gli attacchi sono aumentati da quando, lo scorso maggio, è diventato presidente della Nigeria il musulmano Muhammadu Buhari, che ha ottenuto alcuni importanti successi contro il gruppo integralista, affiliato allo Stato islamico (Isis). Sempre più spesso i Boko Haram “usano” giovani donne e bambine che, senza capire cosa sta loro accadendo o anche contro la loro volontà, vengono trasformate in bombe umane e fatte saltare in aria in mezzo alla folla.

 

 

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