Cipro: 37 anni dall'invasione turca

NICOSIA – Alle 5:20 in punto (le 4:20 in Italia), com'e' ormai tradizione, mentre le bandiere sventolavano a mezz'asta, per un minuto le sirene dell'allarme aereo sono risuonate a Nicosia e nel resto della Repubblica di Cipro, la parte libera del Paese. La stessa ora di quel 20 luglio del 1974 in cui le truppe turche invasero Cipro in reazione a un fallito golpe di nazionalisti greco-ciprioti che, istigati dai colonnelli allora al potere ad Atene, volevano annettere l'isola alla Grecia.

Nella Repubblica di Cipro la commemorazione e' triste e si piangono i morti e i dispersi provocati dall'intervento armato di Ankara a difesa della minoranza etnica turca. Intervento che, per i greco-ciprioti, fu l'inizio di un'invasione militare tuttora in atto, mentre per la Turchia fu un'operazione di pace che oggi viene invece festeggiata nella Repubblica Turca di Cipro del Nord (Rtcn), proclamata nel 1983 nella parte occupata ma riconosciuta solo da Ankara.

Per partecipare ai festeggiamenti, nella parte Nord di Nicosia e' arrivato ieri il premier turco Tayyip Erdogan nel tradizionale suo primo viaggio all'estero come neo-premier, dopo la vittoria alle recenti elezioni in Turchia.

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