Un nuovo business sta nascendo nella città con uno dei più alti tassi di omicidi al mondo, Ciudad Juarez, 2000 assassini solo in questi primi otto mesi del 2010: ripulire la scena del crimine.
Automobili, appartamenti, locali pubblici: qualunque sia il luogo in cui gli assassini, spesso membri delle gang dei cartelli della droga, hanno sparso il sangue loro e dei loro rivali, arrivano i nuovi lavoratori.
Per ogni intervento il guadagno oscilla tra i 150 e i 250 euro. E se sicuramente è vero che, con la crisi economica galoppante e la disoccupazione in espansione, questi soldi fanno comodo, è altrettanto vero che ci vuole fegato per fare le pulizie sulle scene di stragi tra narcos o delitti familiari, considerato poi che i criminali messicani sono diventati famigerati per l’efferatezza delle loro azioni. Non solo omicidi puri e semplici. Gli assassini vengono spesso preceduti da violenze, torture, decapitazioni.
A Ciudad Juarez non esistono ditte comunali specializzate nel campo, e questo offre possibilità per i privati. Alcuni operai, intervistati dall’agenzia Efe, hanno raccontato di scene terribili. I pulitori indossano tute e mascherine per proteggersi dall’odore. E, considerata la cadenza degli omicidi, non conoscono tregua.