Clericus Cup, tra tifo sfrenato e Waka Waka perde il patrocinio vaticano

ROMA – Lo scorso maggio, quando la Gregoriana vinse la Clericus Cup, i presenti raccontano che tifosi e giocatori si siano scatenati al ritmo di Waka Waka. Davvero troppo per il mondiale di calcio pontificio. E così la Clericus Cup ha perso il patrocinio Vaticano: “Tifo troppo sfrenato, ormai è una competizione come tutte le altre”. Insomma, il tifo è tifo, è pace se in campo ci sono frati o sacerdoti. Quando si tratta di un fallo non si guarda in faccia a nessuno e più di qualche volta scappano genuini insulti. Cosa che a quanto pare non è più tollerata nello Stato Pontificio.

E così la Clericus Cup perde il pontificio “imprimatur” ma si disputa regolarmente. Sui campi del Pontificio Oratorio di San Pietro, a due passi dal Vaticano (Via di Santa Maria Mediatrice, 24) il primo week end di marzo è iniziato il mondiale pontificio. Fra le novità del 2012 l’allargamento dei confini oltre la capitale, con due new entry dall’alto Lazio: il debutto dell’Istituto San Pietro di Viterbo con i religiosi della Tuscia, capitanati dal ‘Matador’ boliviano Marcelo Siles, che schierano diciotto elementi dello Zambia. Anche i religiosi della Congregazione del Verbo Incarnato, dove studiano molti dei giovani argentini finalisti un anno fa con la maglia dell’Angelicum, quest’anno si muoveranno di domenica dal seminario San Vitaliano di Montefiascone.

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