![naso liquido cerebrospinale naso liquido cerebrospinale](/wp/wp-content/uploads/2018/11/1526387075382.jpg-scoperta_la_molecola_che_potrebbe_sconfiggere_il_raffreddore_-300x200.jpg)
ROMA – Per cinque anni ha pensato di essere allergico o di soffrire di bronchite, complici le diagnosi errate dei medici, così in qualsiasi momento gli poteva colare il naso. Poi la scoperta: era liquido cerebrospinale e doveva essere operato.
Una vicenda sfortunata quella di Greg Phillpotts, di Johnston County in North Carolina (USA) e raccontata da Abc, che negli ultimi 5 anni ha combattuto contro un fastidioso problema al naso.
Chi lo ha visitato però non è stato in grado di capire cosa avesse. Nonostante le cure però, il naso continuava a colare.
“Non facevo altro che usare fazzoletti nel naso, poi però da febbraio la situazione è peggiorata e non riuscivo più a dormire, tossivo tutta la notte”.
Phillpotts torna in ospedale, ma questa volta la diagnosi è quella giusta: perdita di liquido cerebrospinale.
“Si tratta – ha spiegato il dottor Alfred Iloreta, del Mount Sinai Hospital di New York, dove è stato visitato – del fluido che circonda il cervello, serve a proteggerlo, ad attutire il contatto con le pareti del cranio da shock, traumi, colpi”.
Una volta individuata la causa dei problemi del paziente, Phillpotts è stato sottoposto a un intervento di chirurgia mini-invasiva, usando una parte di tessuto prelevato per tamponare la perdita.
A questa condizione, che colpisce 5 persone ogni 100mila, si associa la perdita dell’udito e anche la meningite.
“Vengono chiamate infezioni ascendenti – ha spiegato il dottore – i batteri risalgono dal naso al cervello provocando meningiti”.