Colleen Burns, si sveglia dal coma mentre le espiantano organi. Poi si uccide

Colleen Burns, si sveglia dal coma mentre le espiantano organi. Poi si uccide
Il St. Joseph’s Hospital Health Center

NEW YORK – Essere ritenuti morti dai medici quando si è ancora vivi. Svegliarsi dal coma mentre in sala operatoria i chirurghi stanno per asportare gli organi come da un cadavere. E’ quel che è accaduto a Colleen Burns, 41 anni, americana di Syracuse (nello Stato di New York) e madre di tre figli.

Nel 2009 la donna era stata ricoverata al St. Joseph’s Hospital Health Center per un’overdose di farmaci, tra cui Xanax e Benadryl, che le aveva provocato un attacco cardiaco.

Colleen venne dichiarata morta dai medici, che si prepararono ad espiantare gli organi. Ma quando la donna venne portata in sala operatoria, con i chirurghi pronti ad intervenire, si svegliò dal coma. 

Ma la storia di Colleen non finì in quel momento. Sedici mesi dopo, nel gennaio del 2012, la donna si è tolta la vita. La madre, Lucille Kuss, sostiene che Colleen soffriva da tempo di depressione, e che il suicidio non è legato alla terribile esperienza vissuta al St. Joseph, tanto che la famiglia ha deciso di non citare in giudizio l’ospedale per quanto accaduto.

Ma secondo il Dipartimento della Salute dello Stato di New York l’ospedale non fece tutti i controlli per accertare i possibili segni di miglioramento delle funzioni neurologiche della paziente. Per questo motivo ha deciso di sanzionare il St. Joseph’s Hospital Health Center con una multa da 6mila dollari.

 

 

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