Colorado, bambino appeso alla mongolfiera? Era una trovata pubblicitaria, lo rivela lo sceriffo della contea locale

Pubblicato il 18 Ottobre 2009 - 23:05| Aggiornato il 19 Ottobre 2009 OLTRE 6 MESI FA

mongolfieraLa storia del piccolo Falcon, il bambino di 6 anni che si pensava fosse appeso ad un pallone aerostatico, e che invece era tranquillamente nascosto nella soffitta di casa sua, era solo una trovata pubblicitaria per il lancio di un reality tv. Lo ha annunciato lo sceriffo della contea di Larimer in Colorado, Jim Alderden, rivelando che tutta la famiglia era coinvolta.

I colpevoli non sono solo il padre e la madre di Falcon, Richard Heene e Mayumi Iizuka, ma anche i fratelli di 8 e 10 anni. Questi ultimi non rischiano nulla ma i genitori saranno presto incriminati per diversi capi di imputazione, tra cui procurato allarme, falsa denuncia a pubblico ufficiale e aver indotto un minorenne a essere complice di un reato.

In teoria rischiano da due a sei anni di reclusione ma secondo lo stesso sceriffo visto il sovraffollamento delle prigioni in Colorado seppur condannati potrebbero non finire in prigione.

Per quasi due ore e mezzo la reti televisive americane hanno inseguito con gli elicotteri il pallone aerostatico artigianale alla deriva, a un’altezza di 2.000 metri a oltre 50 chilometri l’ora, su cui gli Heene avevano fatto credere si trovasse Falcon. I primi dubbi erano nati quando in serata, intervistato dalla Cnn con mamma e papà, il piccolo Falcon si era lasciato scappare che ”l’abbiamo fatto per lo show”.

E “uno show molto buono” è proprio quello che per lo sceriffo Alderden, gli Heene “hanno pianificato nelle due settimane precedenti e noi ci siamo cascati. Questa persone sono degli attori sia noi che i media siamo stati manipolati dalla famiglia”.

Alla fine lo stesso Alderden si è scusato con la stampa per aver fatto con i giornalisti lo stesso gioco quando sabato a sorpresa aveva dichiarato di credere nella buona fede degli Heene: “L’ho fatto per conquistare la loro fiducia e poi portarli a confessare”.