Corea del Nord in crisi alimentare: aiuti Ue da 10 milioni

SEUL – L'Unione europea 'buca' il fronte dell'intransigenza anti-Pyognyang e annuncia un piano di aiuti alimentari 'urgenti' a favore della Corea del Nord da 10 milioni di euro col rischio 'fame' che coinvolge oltre 500.000 persone.

La Commissione europea ha reso noto che fornira' sostegno d'emergenza allo scopo di combattere la fame che mette a rischio la sopravvivenza in alcuna vaste aree del Paese.

''L'obiettivo del pacchetto di 10 milioni di euro – si legge nella nota del Commissario agli aiuti umanitari, Kristalina Georgieva – e' di sostenere circa 650.000 persone, soprattutto nel nord e nelle province dell'est del Paese, perche' superino il peggior periodo del peggior anno per la produzione alimentare nell'ultimo periodo''.

Gli aiuti, maturati dopo la lunga ispezione di meta' giugno del pool di esperti dell'Ue nello Stato comunista e che ha fatto emergere una ''situazione di oggettiva difficolta''', saranno consegnati sotto stretta sorveglianza degli inviati europei e sono rivolti in particolare ai bambini sotto i cinque anni, alle donne in gravidanza, ai pazienti ricoverati in ospedale e alle persone piu' anziane.

Piu' di 6 milioni di persone, sul totale di 24 che popolano la Corea del Nord, avrebbero bisogno di assistenza, in base a un rapporto Onu di marzo, dal momento che soffrono di malnutrizione a livelli piu' o meno gravi. Ancora piu' esplicito il risultato della missione del capo dei aiuti umanitari Usa, Robert King, le cui conclusione, sempre a giugno, hanno evidenziato un 18% di malnutrizione 'moderata' e un 22% 'forte' nei bambini delle province di Hamgyeong e Chengang, rispettivamente sul mar del Giappone e a est di Pyongyang.

Le sanzioni internazionali decide dopo i test balistici e nucleari (l'ultimo nel 2009), la politica intransigente verso il Nord da parte della presidenza sudcoreana di Lee Myung-bak e l' irrigidimento da parte dell'amministrazione Usa, che chiede atti concreti sulla denuclearizzazione, hanno portato al sostanziale declino degli aiuti alimentari e umanitari verso Pyongyang.

La Corea del Sud ha ribadito il proposito di evitare ogni apertura verso il Nord senza un ''concreto sforzo per la pace'', sospettando addirittura – secondo quanto hanno riferito all'Ansa fonti diplomatiche – che il regime stia riempiendo i depositi di cibo in vista del 15 aprile prossimo, quando sara' celebrato ''solennemente il centenario della nascita del fondatore del Nord, Kim Il-sung''. Tuttavia Washington, che dal 1995 ha erogato 1,2 miliardi di dollari per il 60% costituiti da aiuti alimentari, ha messo in cantiere l'ipotesi di far ripartire gli aiuti, dopo la sospensione dei piani del 2008.

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