PYONGYANG – E’ stato liberato dopo un anno di detenzione l’americano Otto Warmbier, studente di 22 anni dell’Università della Virginia, condannato nel febbraio del 2016 per aver staccato un manifesto di propaganda dall’hotel in cui si alloggiava. Una buona notizia, ma non troppo: le condizioni di salute del giovane, infatti, sarebbero gravi. Secondo quanto scrive il Washington Post, Otto Warmbier è in coma da un anno, anche se la cosa è stata comunicata alla sua famiglia solo una settimana fa.
Il coma risale quindi a poco dopo l’ultima apparizione pubblica nel processo a Pyongyang di marzo 2016 in cui lo studente universitario confessò in lacrime di aver “rubato” uno degli striscioni della propaganda dall’hotel nel quale risiedeva. Una ‘bravata’, considerata dal tribunale nordcoreano come un atto contro lo Stato, che gli costò la condanna a 15 anni di lavori forzati.
Le autorità del Nord hanno spiegato che Warmbier è finito in coma per aver ingerito una pillola per favorire il sonno dopo un attacco di botulismo. La notizia del rilascio è stata diffusa dal segretario di Stato americano Rex Tillerson, che ha aggiunto che l’amministrazione Trump sta trattando il rilascio di altri tre cittadini statunitensi detenuti nelle prigioni di Pyongyang.
Ma ad aver avuto un ruolo importante nella liberazione potrebbe essere stato il giocatore dell’Nba Dennis Rodman, che da tempo ha buoni rapporti con il leader nordcoreano Kim Jong-un. Rodman, però, ha escluso che il proposito della visita, la prima dal 2014 e la quinta in tutto, potesse legarsi alla liberazione dei cittadini statunitensi, aggiungendo di essere “piuttosto sicuro di poter fare qualcosa di molto importante” e preannunciando un’indefinita sorpresa.
“Sono sicuro che lui è piuttosto felice del fatto che io sono qui per tentare di raggiungere qualcosa di cui entrambi abbiamo bisogno”, si è limitato a dire l’eccentrico ex giocatore, con 5 titoli Nba tra Detroit Pistons e Chicago Bulls, prima di imbarcarsi per il Nord quando gli è stato chiesto se avesse avuto un colloquio con il presidente statunitense Donald Trump (i due solo legati da Celebrity Apprentice, format tv che il tycoon ha lasciato nel 2015 prima di cominciare la campagna per la Casa Bianca).
Quanto all’incontro con Kim, “saprò se è possibile quando arriverò a Pyongyang”, ha precisato su un faccia a faccia con il leader, incontrato già tre volte e al quale cantò l’ultima volta la canzoncina ‘happy birthday’ per il compleanno.
Gli altri americani detenuti, su cui Tillerson ha assicurato che “continuano le discussioni” con il Nord, sono Kim Dong-chul, arrestato per spionaggio, e Kim Sang-Duk e Kim Hak-song, professori della Pust, università cristiana attiva da 15 anni a Pyongyang, anche loro accusati di spionaggio.
Rodman, in visita da “privato cittadino” per il dipartimento di Stato, indossava un cappellino da baseball e una T-shirt scura per pubblicizzare una moneta virtuale il cui scopo è legalizzare la marijuana, è stato ricevuto a Pyongyang da Son Kwang Ho, uno dei vice ministri dello Sport.