Corea del Nord verso il lancio del quarto "satellite. Il primo dal 2009

SEUL – La Corea del Nord prepara, con le celebrazioni del 15 aprile per i 100 anni della nascita del ''presidente eterno'' Kim Il-sung, il lancio di un missile o ''satellite'' a lunga gittata, il quarto dopo i test del 1998, nel 2006 e nel 2009, cui fece seguito la condanna del Consiglio di sicurezza dell'Onu con tanto di rafforzamento delle sanzioni.

Una doccia fredda, che ha suscitato reazioni critiche da Washington, Seul, Tokyo e Mosca, dopo la schiarita dell' accettazione della moratoria su nucleare e test balistici decisa pochi giorni fa con l'accordo di Pyongyang e Washington, in cambio di 240.000 tonnellate di aiuti alimentari.

La segretaria di Stato Usa, Hillary Clinton, ha bollato l'iniziativa come ''altamente provocatoria'', invitando il Paese comunista con a capo Kim Jong-un, terzogenito del defunto ''caro leader'' Kim Jong-il, a onorare gli obblighi delle risoluzioni Onu 1718 e 1874. ''Il lancio di un missile – ha commentato in una nota – costituirebbe minaccia alla sicurezza regionale e sarebbe anche in contrasto con il recente impegno della Corea del Nord di astenersi dal lancio di missili a lunga gittata''.

Il vettore citato dall'agenzia Kcna, il Kwangmyongsong-3, e' piu' noto all'estero come Taepodong ed e' stato testato l'ultima volta il 5 aprile 2009, sorprendendo i vicini, come Giappone e Corea del Sud e gli stessi Stati Uniti, per gli oltre 3.000 km coperti, scavalcando il Sol Levante prima di cadere nelle acque dell'Oceano Pacifico.

Il missile, che ha subito diverse evoluzioni nel corso degli anni, e' considerato dagli esperti occidentali un missile a lunga gittata, composto da due o tre stadi e capace di montare una testata atomica da 500 chili. Pyongyang, nel 2009, rivendicò il successo dell'invio di satellite in orbita per la trasmissione di canzoni e musiche rivoluzionarie. Washington e Seul, invece, parlarono di insuccesso, pur con l'innegabile risultato della lunga distanza raggiunta.

Un portavoce del Comitato nordcoreano per la Tecnologia spaziale, secondo la Kcna, ha riferito che il lancio offrirebbe ''un'importante occasione per mettere la tecnologia spaziale del Paese a scopi pacifici a un livello più alto''. ''Grande preoccupazione'' e' stata espressa dalla Corea del Sud sul lancio, atteso tra il 12 e il 16 aprile, che ha bollato l'iniziativa come ''un grave atto e una provocazione''. Se la Corea del Nord manda in orbita il ''suo satellite, come gia' reso noto, si tratterà – ha precisato una nota del ministero degli Esteri – di un grave atto provocatorio contro la pace e la stabilità nella penisola coreana e in Estremo Oriente''.

Anche il Giappone ha invitato alla rinuncia di ogni proposito contrario alle indicazioni dell'Onu: il capo di gabinetto, Osamu Fujimura, nel corso di una conferenza stampa, ha addirittura chiesto a Pyongyang un gesto di ''autocontrollo''.

''Proteggere la pace e la stabilità della penisola coreana e nel Nordest asiatico e' interesse di tutte le parti ed e' anche l'aspettativa della comunità internazionale: tutto cio' richiede che tutte le parti abbiano un dialogo costruttivo'', ha commentato il ministero degli Esteri cinese.

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