Corea del Sud, i ristoranti servono carne di cane anche durante le Olimpiadi invernali (foto Ansa) Corea del Sud, i ristoranti servono carne di cane anche durante le Olimpiadi invernali (foto Ansa)

Corea del Sud, i ristoranti servono carne di cane anche durante le Olimpiadi invernali

Corea del Sud, i ristoranti servono carne di cane anche durante le Olimpiadi invernali (foto Ansa)
Corea del Sud, i ristoranti servono carne di cane anche durante le Olimpiadi invernali (foto Ansa)

SEUL – A Pyeongchang, dove si stanno svolgendo le Olimpiadi invernali, quasi tutti i ristoranti di carne di cane continuano la barbara tradizione di servire pietanze a base di carne canina ai turisti, ignorando il divieto ufficiale delle autorità locali.
Si ritiene che i sudcoreani nella stagione estiva consumino circa un milione di cani l’anno, la cui carne è considerata una prelibatezza, sostengono accresca l’energia e sia salutare.

Gli attivisti hanno lanciato diverse petizioni online e appelli per vietarne il consumo.
A Pyeongchang le autorità locali hanno chiesto ai 12 ristoranti di carne di cane, in cambio di sussidi, di non servirla durante i Giochi ma sembra che soltanto due abbiano rispettato il divieto, ha riferito il funzionario del governo della contea, Lee Yong-bae, all’Afp.
“Abbiamo dovuto far fronte a molte lamentele dei ristoratori, sostengono che stiamo minacciando i guadagni. Inizialmente alcuni hanno accettato di servire carne di maiale ma le vendite sono crollate vertiginosamente per cui hanno fatto marcia indietro”.

I cartelli che pubblicizzano piatti a base di carne di cane come il boshintang (zuppa salutare), yeongyangtang (zuppa nutriente) o sacheoltang (zuppa per tutto l’anno) sono stati sostituiti con altri più neutri come lo yeomsotang (zuppa di capra) per evitare di dare una cattiva impressione agli stranieri durante i Giochi, ha aggiunto.
A Seul la carne di cane è ufficialmente classificata come “abominevole”,  come   quella di serpente, ma non comporta implicazioni legali.
Le autorità sudcoreane cercano sporadicamente di persuadere i ristoranti a cambiare i menu o a togliere i cartelli che segnalano carne di cane durante i principali eventi internazionali ospitati dal Paese.
La crudele tradizione è diminuita poiché la Nazione ormai considera i cani come animali domestici e il consumo tra i giovani sudcoreani è diventato un tabù.

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