Coronavirus, Bolsonaro ancora positivo: in isolamento dal 7 luglio Coronavirus, Bolsonaro ancora positivo: in isolamento dal 7 luglio

Coronavirus, Bolsonaro ancora positivo: è in isolamento dal 7 luglio

E’ ancora positivo al Covid-19 Jair Bolsonaro. Lo conferma l’ultimo tampone a cui si è sottoposto il presidente del Brasile nella giornata di martedì 21 luglio. 

Bolsonaro, che ha annunciato di aver contratto il coronavirus lo scorso 7 luglio, è in isolamento da 2 settimane nella residenza ufficiale del presidente.

In un video caricato su Facebook il presidente brasiliano aveva anche assunto la sua prima dose di idrossiclorochina in diretta, affermando di sentirsi già meglio.

Secondo quanto reso noto dal ministero delle Comunicazioni brasiliano, l’ultimo test è stato eseguito ieri. Il tampone ha confermato la positività al Covid-19.

Le condizioni di Bolsonaro vengono definite buone, ma il presidente auspicava l’esito negativo dell’esame per riprendere l’attività ordinaria e ricominciare a viaggiare nel Paese.

E’ quindi saltato anche il viaggio che aveva in programma di fare questo venerdì nel Piauì, uno degli Stati del nord-est brasiliano. 

Due giorni fa, anche il neo ministro della Pubblica Istruzione, Milton Ribeiro, e quello della Cittadinanza, Onyx Lorenzoni, avevano annunciato di essere stati infettati dal nuovo coronavirus.

A marzo Bolsonaro aveva effettuato tre test, risultati tutti negativi, dopo essere tornato da un viaggio in Florida, in cui 23 membri del suo staff sono invece risultati positivi. (Fonte: Ansa).

Coronavirus Brasile, risale il consenso per Bolsonaro

Risale l’indice di approvazione del governo di Jair Bolsonaro in Brasile. Secondo un sondaggio commissionato dall’agenzia finanziaria XP, il 30% dei brasiliani intervistati tra il 13 e il 15 luglio giudica “ottima o buona” la sua gestione della pandemia.

A maggio il tasso era del 25% e a giugno del 28%. Il rilevamento mostra anche che il 45% continua a ritenere “cattiva o pessima” la politica adottata dall’esecutivo per affrontare la crisi sanitaria, che nel Paese sudamericano ha finora provocato oltre 80 mila morti.

L’indice era pari al 50% a maggio e al 48% a giugno. Le misure adottate dal presidente della Repubblica sono state giudicate “cattive o pessime” dal 52% degli intervistati, contro il 55% registrato a giugno.

Coloro che le considerano “ottime o buone” sono passati dal 23% di giugno al 25% di luglio. 

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