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Coronavirus, Cina chiede tute e mascherine e poi accusa gli Usa: “Hanno diffuso il panico”

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Coronavirus, Cina chiede materiale medico e poi accusa gli Usa: “Hanno diffuso il panico” (foto Ansa)

ROMA – La Cina “necessita urgentemente” di materiale protettivo e di equipaggiamenti medici con l’epidemia del nuovo coronavirus di Wuhan che continua a tenere un passo sostenuto, visto che i 361 morti attuali hanno superato i 349 della Sars del 2003, mentre i contagiati sono più di 17.000. “Quello di cui la Cina necessita urgentemente – dice la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunyinh sono le maschere mediche, le tute protettive e gli occhiali protettivi”.

La Cina poi ha accusato anche alcuni Paesi, specialmente gli Stati Uniti, per aver diffuso “panico” con reazioni fuori misura.

Gli Usa – spiega sempre la portavoce del ministro degli Esteri – includendo anche il bando imposto all’ingresso dei viaggiatori cinesi, “non hanno provveduto ad alcuna assistenza sostanziale”, ma hanno creato panico ininterrottamente”.

In Cina intanto è crollata la domanda di petrolio.

La domanda di petrolio è crollata di circa 3 milioni di barili al giorno, pari al 20% del fabbisogno totale, a causa degli effetti sull’economia delle misure di contenimento adottate da Pechino per frenare l’epidemia di coronavirus. Lo riporta Bloomberg che cita top manager di gruppi petroliferi cinesi e occidentali. Si tratta probabilmente del più severo shock subito dalla domanda di petrolio dalla crisi finanziaria, nel 2008-2009, e del più repentino dall’attacco alle Torri Gemelle.

Fonte: Ansa.

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