“Coronavirus era in un libro del 1981”: la teoria complottista è un fake

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“Coronavirus era in un libro del 1981”: la teoria complottista è una notizia falsa

ROMA –  Si rincorre da qualche giorno sui social la voce che il coronavirus sia stato preannunciato da un romanzo di fantascienza del 1981 riaccendendo in alcuni commentatori teorie “complottiste”, che in realtà non trovano alcun riscontro, qualificandosi come una delle tante ‘fake news’ sull’epidemia.

Il romanzo in questione è “The eyes of darkness” (Gli occhi dell’oscurità) dell’americano Dean Koontz e narra di uno scienziato cinese fuggito negli Stati Uniti con la formula di una potente arma biologica che, in una delle varie versioni del romanzo, viene chiamato “Wuhan-400” perchè sviluppato vicino alla città oggi epicentro del nuovo virus.

Una semplice coincidenza, assicurano i siti di fact checking Snopes e bufale.net: l’autore non ha mai parlato di una profezia legata al coronavirus, e la sua ‘arma’ immaginaria ha poco o nulla a che fare con le dinamiche del contagio vero.

Inoltre, la prima edizione del libro era incentrata in una città russa e il virus si chiamava Gorki-400, cambiata poi in Wuhan dallo stesso autore nel 2008, probabilmente in chiave anticomunista. L’epidemia del libro aveva poi un tasso di mortalità del 100%, mentre quella vera è attorno al 2%. Nessuna profezia e nessun complotto dunque, assicurano gli esperti nel silenzio dell’autore che si gode l’ inattesa pubblicità, ma solo minime coincidenze facilmente riscontrabili nel mare magnum della letteratura mondiale.

Fonte: Ansa

 

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