Coronavirus India. In fuga da Delhi a piedi, muore d’infarto dopo 215 km (a 70 dal villaggio)

ROMA – Un lavoratore indiano di 40 anni è morto d’infarto nel tentativo di rientrare nella propria città – distante 288 chilometri – a piedi dopo che erano stati bloccati tutti i mezzi pubblici a causa del confinamento imposto per arginare la diffusione della pandemia di Covid-19.

Esodo biblico in India, in fuga a piedi dalle città

Una piccola drammatica storia, l’ha raccontata la Cnn, dentro la grande storia che in queste ore fa dell’India un paese in marcia. Un vero esodo biblico a piedi. Il blocco dei mezzi pubblici e di tutte le attività non essenziali ha lasciato senza lavoro molti dei lavoratori migranti del Paese. Che a milioni  stanno lasciando le città per tornare ai villaggi di origine.

Ranver Singh, 40 anni: infarto fatale al km 215

Ranveer Singh, fattorino a Nuova Delhi, voleva rientrare sabato dalla capitale alla sua città natale, nello stato dell’India centrale del Madhya Pradesh. Singh è crollato ad Agra (a 215 chilometri da Delhi), ma si stava dirigendo verso il distretto di Morena nel Madhya Pradesh (a 288 chilometri dalla capitale), secondo l’agente di polizia Arvind Kumar.

“Il rapporto post mortem indica che è morto di infarto. E riteniamo che sia stato innescato dalla stanchezza di aver camminato per tutta quella distanza”, ha spiegato Kumar. Un commerciante vicino all’autostrada nazionale dove è crollato Singh gli aveva dato del tè e qualcosa da mangiare ma il 40enne lamentava dei dolori al petto ed è morto poco dopo.

1000 bus per l’Uttar Pradesh: a Delhi il più grande ingorgo della storia

Nella gran parte del paese, ad eccezione dell’Uttar Pradesh che due giorni fa ha organizzato mille autobus per riportare i suoi cittadini dalla capitale creando il più grande ingorgo di persone mai visto a Delhi attorno alla stazione degli autobus, gli stati fermano l’esodo alle frontiere.

La pressione aumenta quasi ovunque: in quella che ogni giorno di più sembra diventare una guerra contro i poveri. In Orissa, almeno 15 mila si erano messi in cammino per tornare in Bihar, il loro stato d’origine, ma l’Alta Corte ha ingiunto allo stato di fermarli, rinchiudendoli nei 104 campi già allestiti.

In Kerala altre migliaia sono accampati nelle strade di Paippad, nel distretto di Koitayam, chiedendo mezzi per raggiungere i villaggi d’origine. A Chennai, la capitale del Tamil Nadu, la stazione è assediata da disperati che attendono un miraggio, la partenza di qualche treno. (fonti Ansa e Cnn)

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