Coronavirus, italiano intubato in Guinea: volo militare per rimpatriarlo Coronavirus, italiano intubato in Guinea: volo militare per rimpatriarlo

Coronavirus, italiano intubato in Guinea: volo militare per rimpatriarlo

ROMA – Corsa contro il tempo per rimpatriare Jesus Jaime Mba Obono, 49enne con cittadinanza italiana e sposato alla palermitana Chiara Beninati

L’uomo, perito informatico, è stato colpito dal coronavirus mentre si trovava nel suo paese di origine: la Guinea equatoriale. 

Una vicenda che sembra ora essersi sbloccata grazie all’intervento della Farnesina che, assieme al ministero della Difesa, ha attivato le procedure per organizzare in poche ore un volo militare tra la Guinea Equatoriale e l’Italia.

Jesus Jaime si trova ricoverato in condizioni gravissime dallo scorso 27 aprile all’ospedale Loeri Combà di Malabo, capitale del piccolo Stato africano, incorniciato tra Camerun e Gabon.

“Sono felicissima – dice all’Ansa la moglie Chiara con la voce rotta dall’emozione – mi hanno telefonato dal ministero degli Esteri per comunicarmi che stanno attivando le procedure per far decollare un volo di Stato e finalmente potremo riportare in Italia mio marito”.

Stamattina la donna, disperata per le condizioni in cui versa il marito, aveva lanciato un appello al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, al ministro della Salute Roberto Speranza e al capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

“Mio marito è intubato e stanotte si è ulteriormente aggravato. Sta lottando contro la morte. Ha bisogno urgente di essere sottoposto a dialisi e in Guinea Equatoriale, mi dicono, non ci sono apparecchiature sanitarie adatte per la terapia”.

Ore difficilissime quelle vissute da Chiara Beninati, con il suo bambino di 5 anni e mezzo e tutti i familiari.

Chiara e Jesus Jaime hanno vissuto per 10 anni nel Paese africano, dove hanno preso in affidamento due ragazze che ora studiano a Palermo, sono molto conosciuti e attivi nel sostegno alle comunità africane della città.

Una famiglia unita e impegnata nel sociale. Lo scorso gennaio Jesus Jaime Mba Obono era andato a trovare nel suo paese d’origine la madre, i quattro fratelli e la famiglia.

Nella seconda metà di aprile si è sentito male, il ricovero otto giorni fa, e il tunnel buio del Covid-19.

Nei giorni scorsi per riportare Jesus Jaime in Italia la famiglia aveva lanciato anche una sottoscrizione raccogliendo sulla piattaforma GoFundme 104 mila euro, per noleggiare un aereo privato.

Erano già pronte ad effettuare il volo due compagnie aeree private con velivoli dotati di unità di rianimazione, personale sanitario specializzato e attrezzature medicali con biocontenimento, prima della decisione del Governo di inviare un volo di Stato per il trasporto del paziente.

Ci sono circa sei, sette ore di volo dalla Guinea all’Italia e ogni minuto che passa aumenta l’angoscia dei familiari.

“E’ una corsa contro il tempo, prego tutte le istituzioni di aiutarmi”, implorava questa mattina Chiara, subito ascoltata dalla Farnesina.

Jesus Jaime ora sarà trasferito in un ospedale italiano. Qualche giorno fa sia il Campus biomedico di Roma che l’unità di terapia intensiva e rianimazione dell’ospedale Cervello di Palermo hanno dichiarato la disponibilità ad accogliere il paziente. (Fonte: Ansa).

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