Coronavirus in laboratorio, Pechino dice no a qualsiasi tipo di inchiesta internazionale Coronavirus in laboratorio, Pechino dice no a qualsiasi tipo di inchiesta internazionale

Coronavirus in laboratorio, Pechino dice no a qualsiasi tipo di inchiesta internazionale

ROMA – La Cina non darà la priorità all’invito di esperti internazionali per indagare sull’origine del coronavirus fino a quando non sarà sconfitta la pandemia.

Lo ha detto l’ambasciatore di Pechino alle Nazioni Unite a Ginevra.

“Per sapere se o come avverrà l’invito, in questo momento dobbiamo avere la giusta impostazione di priorità e, d’altra parte, abbiamo bisogno della giusta atmosfera”, ha detto Chen Xu ai giornalisti in un briefing online.

“Mike Pompeo ha le prove? Ce le mostri”

Il segretario di Stato americano Mike Pompeo “ha parlato molto negli ultimi tempi. Dice di avere enormi prove? Ce le mostri“.

Così la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, in conferenza stampa, sulle “enormi prove” segnalate da Pompeo in un’intervista di domenica alla Abc, sull’origine del coronavirus che sarebbe “sfuggito” da un laboratorio di Wuhan.

Pompeo non può presentare evidenze, perché non ne ha. L’origine del Covid-19 è una questione per scienziati ed esperti”, ha aggiunto Hua.

Australia: “Indagine anche per escludere i sospetti Usa”

Intanto il governo australiano continua a premere su scala globale per un’inchiesta indipendente sulle origini del Covid-19.

Il primo ministro Scott Morrison ha scritto ai leader del G20, tra cui il presidente cinese Xi Jinping, per chiedere di approvare la mozione in tal senso che l’Australia si prepara a sostenere alla riunione in teleconferenza dell’organo direttivo dell’OMS il 18 maggio.

Morrison afferma che è “cruciale una valutazione adeguata” della pandemia, respingendo quindi le affermazioni del segretario di stato Usa Mike Pompeo, sulle “enormi prove” che il coronavirus provenisse da un laboratorio in Cina.

Londra: “Nessuna prova virus creato in laboratorio”

Il governo britannico è curioso ma non ha “visto alcuna prova” finora sull’ipotesi di un’origine in laboratorio o di una fuga da laboratori del virus del Covid-19.

Lo ha detto il ministro della Sanità, Matt Hancock, durante un filo diretto su Sky, rispondendo a un telespettatore che citava i sospetti lanciati contro la Cina al riguardo dall’amministrazione Usa.

“Abbiamo esaminato la questione, ma non abbiamo alcuna prova. Non ci sono prove – ha insistito – che il coronavirus sia stato prodotto dall’uomo”. (finte Ansa)

 

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