ROMA – Il metodo Wuhan ha funzionato, la Cina è passata dalle migliaia di un paio di settimane fa alle decine di queste ore quanto alla misura dei nuovi casi di contagio. Ieri otto a Wuhan più altri sette contagiati di ritorno (cioè cinesi che hanno contratto il virus in Iran, Usa, Italia).
La prima visita del presidente Xi Jinping nella città epicentro della pandemia ha fatto cantare vittoria ai media ufficiali. Che le eccezionali misure intraprese – senza precedenti per modalità e dimensioni – siano replicabili altrove, come in Italia, è un altro discorso.
Il metodo Wuhan ha imposto infatti all’inizio l’isolamento totale degli 11 milioni di abitanti della capitale dello Stato di Hubei. Nessuno poteva entrare o uscire dalla zona rossa, chiuse tutte le attività, dai commerci alle fabbriche, sospesi tutti i servizi di trasporto e mobilità.
60 milioni di persone in isolamento per 50 giorni
La stessa misura è stata estesa poi a tutto lo Stato. 50 giorni di isolamento per 60 milioni di persone. I provvedimenti un po’ meno rigidi che oggi vediamo applicati all’Italia hanno riguardato invece mezza popolazione cinese, qualcosa come più di 700 milioni di persone. Stadi ed edifici pubblici sono stati rapidamente convertiti in strutture per la quarantena, nuovi ospedali sono stati costruiti dal nulla in pochi giorni.
Controllo ferreo: algoritmi, geolocalizzazioni, delatori
L’invadenza del controllo statale sulla popolazione ha garantito rispetto ed efficacia delle misure. Soldi ai delatori che denunciavano chi violava le regole. Algoritmi associati ad ogni cittadino per stimarne le probabilità statistiche di essere contagiati. Geolocalizzazione per monitorare gli spostamenti, controllo delle celle dei telefonini per verificare gli spostamenti individuali nell’arco di 30 giorni.
Coronavirus, l’ultimo bollettino dalla Cina
La Cina registra 15 nuovi casi di contagio da coronavirus – cui sei dall’estero e otto a Wuhan -, riprendendo un trend in diminuzione. Sono 11 invece i nuovi decessi, di cui 10 legati all’Hubei provincia epicentro dell’epidemia.
Nel suo bollettino quotidiano d’aggiornamento della crisi, la Commissione sanitaria nazionale (Nhc) ha riferito che i contagi totali sono ora 80.793 e i decessi 3.169. Dei sei casi di contagio di ritorno tre sono riferiti al Guangdong, due al Gansu e uno all’Henan. I pazienti guariti sono 1.318, a totali 62.793 e al 77% dei contagiati. (fonte Ansa)