Coronavirus, in Russia operatore sanitario precipita dalla finestra: è il terzo caso in poche settimane Coronavirus, in Russia operatore sanitario precipita dalla finestra: è il terzo caso in poche settimane

Coronavirus, in Russia operatore sanitario precipita dalla finestra: è il terzo caso in poche settimane

MOSCA  –  In Russia un operatore sanitario ha riportato una frattura cranica dopo essere precipitato da una finestra dell’ospedale Novousmanskaya, nella regione russa di Voronezh, in cui era ricoverato perché positivo al coronavirus. 

L’uomo, Alexander Shulepov, 37 anni, aveva da poco girato un video insieme ad un collega in cui denunciava che il primario dell’ospedale del villaggio Vovaya Usman lo aveva costretto a lavorare nonostante fosse risultato positivo al tampone. 

Nel video i due sanitari avevano anche puntato il dito anche contro la mancanza di dispositivi di protezione per gli operatori sanitari.

In un secondo video, poi, il paramedico aveva ritirato le accuse, definendole “emotive”. 

Il collega che aveva filmato il video-denuncia, Alexander Kosyakin, è stato accusato di diffondere fake news sul virus, reato che in Russia comporta fino a cinque anni di detenzione, secondo una legge di recente approvazione.

La polizia ha aperto un’indagine sull’incidente che ha coinvolto Shulepov.

Non si tratta del primo caso del genere in Russia: prima di lui due dottoresse, Elena Nepomnyashchaya in Siberia e Natalia Lebedeva a Mosca erano morte dopo essere precipitate dalle finestre dei rispettivi ospedali. 

Su entrambe le vicende le autorità hanno aperto indagini, pur parlando per ora di “tragico incidente”.

La Lebedeva, secondo media locali, era stata indicata come la responsabile della diffusione del contagio presso il centro di addestramento per cosmonauti, Città delle Stelle, alla periferia della capitale e, dopo essere risultata positiva, si sarebbe tolta la vita.

Nepomyashchaya, primario a Krasnoyarsk, era caduta dal quinto piano mentre parlava con cui alcuni funzionari della sanità pubblica.

Si sarebbe opposta all’accettazione di pazienti Covid-19 nell’ospedale che dirigeva, per la mancanza di dispositivi di protezione e di preparazione del personale medico. (Fonti: Agi, The Moscow Times)

 

 

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