Coronavirus, Usa: agente di sicurezza di un negozio ucciso. Aveva vietato l’ingresso ad una donna senza mascherina

WASHINGTON  –  Un uomo, la moglie ed il figlio di lei sono accusati di omicidio premeditato e di possesso di armi per aver sparato ed ucciso un agente di sicurezza privata in un negozio in Michigan, Stati Uniti. 

A scatenare la furia della famiglia sarebbe stata la decisione della guardia di non far entrare la figlia della coppia nel negozio perché non indossava la mascherina, obbligatoria secondo le leggi dello Stato americano. 

Sharmel Teague, il marito Larry Teague e il figlio Ramonyea Bishop avrebbero sparato in testa a Calvin Munerlyn, reo di aver lasciato fuori dal negozio – un grande magazzino da ‘tutto ad un dollaro’ a Flint – la figlia della donna. 

Munerlyn, 43 anni e padre di sei figli, è stato subito soccorso e trasportato in un ospedale vicino, ma lì è morto. 

“Stava con i bambini ogni giorno, li aiutava in tutto”, ha raccontato ai media americani la moglie della vittima, Latryna Sims-Munerlyn. 

Il governatore del Michigan, Gretchen Whitmer, ha ordinato a tutti i residenti dello stato di indossare la mascherina quando si trovano all’interno dei locali commerciali. 

I negozi possono rifiutare il servizio a chiunque non rispetti questa regola.

La scorsa settimana centinaia di persone, alcune delle quali armate, avevano protestato davanti all’ufficio del governatore chiedendo di revocare l’ordine di lockdown. (Fonte: Ansa)

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