Costa d’Avorio, 450 mila persone fuggono dalle proprie case per paura degli scontri

Pubblicato il 9 Marzo 2011 - 12:19 OLTRE 6 MESI FA

GINEVRA – Si aggrava la situazione umanitaria in Costa d’Avorio, dove fino a 450mila persone sarebbero state costrette ad abbandonare le proprie case a causa della crescente insicurezza e degli scontri: il numero di rifugiati fuggiti in Liberia è salito a 75mila, di cui la metà dal 24 febbraio scorso, hanno riferito a Ginevra le organizzazioni umanitarie delle Nazioni Unite.

Inoltre 200-300mila persone risultano sfollate ad Abidjan ed ancora 70mila nell’ovest del paese a causa dei recenti o attuali scontri, ha affermato l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). ”Ad Abidjan, migliaia di persone si sono rifugiate in centri comunitari, dove le condizioni non sono adeguate” e nell’ovest del paese l’accesso per gli aiuti umanitari alle persone è ”gravemente ostacolato dall’insicurezza. Di conseguenza, migliaia di persone sono praticamente senza aiuti”, ha detto il portavoce dell’Unhcr Adrian Edwards. L’Unhcr ha quindi lanciato un appello alle parti in conflitto affinché sostengano gli sforzi per gli umanitari e evitino di porre in pericolo la vita dei civili.

A causa degli scontri, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha annunciato di aver dovuto ritirare il personale internazionale dalle località di Duekoue e Guiglo (ovest), pur lasciando il personale locale. Gli scontri in Costa d’Avorio oppongono i fedeli ad Alassane Outtara, il presidente eletto riconosciuto dalla comunita’ internazionale, a quelli di Laurent Gbagbo, il capo dello stato uscente che rifiuta i risultati delle elezioni presidenziali del novembre scorso.