Covid arrivato a Wuhan con i surgelati dall’estero. La Cina si discolpa

Covid arrivato a Wuhan con i surgelati dall’estero. La Cina si discolpa

Il Covid è arrivato a Wuhan dall’estero, con cibi surgelati. Almeno secondo la Cina, che da tempo prova a riscrivere la storia sull’origine del virus.

Già da questa estate nel mirino della Cina era finito il salmone norvegese. Poi è stata la volta dei gamberi dall’Ecuador, i calamari dalla Russia, il pesce dall’Indonesia e infine la carne di manzo e pollo dal Brasile.

I giornali governativi infatti stanno dando sempre più spazio all’ipotesi che il coronavirus sia arrivato nel mercato del pesce di Wuhan proprio attraverso cibi surgelati arrivati dall’estero.

Ora Wuhan sta intensificando gli sforzi per bloccare gli alimenti congelati importati da altri Paesi.

Tre imballaggi di alimenti congelati positivi al Covid

Nei giorni scorsi le autorità di Wuhan hanno reso noto che tre campioni di imballaggi di alimenti congelati importati sono risultati positivi al nuovo coronavirus.

Secondo la Commissione sanitaria municipale, due campioni sono stati prelevati in un magazzino refrigerato da carne bovina congelata proveniente dal Brasile e il terzo in un altro magazzino da pesce congelato proveniente dal Vietnam.

Le autorità locali hanno sigillato i prodotti, messo in quarantena e fatto test molecolari al personale che aveva avuto un contatto diretto col cibo.

Finora, tutti sono risultati negativi. Le spedizioni di alimenti surgelati da cui erano stati prelevati i campioni contaminati non erano state immesse sul mercato.

La guerra agli alimenti importati

A metà novembre il ministero dei Trasporti ha rilasciato una serie di linee guida per prevenire la trasmissione di Covid-19 tramite gli alimenti surgelati importati per mezzo di trasporto su strada e acquatico, sottolineando la formazione e la protezione del personale, nonché la disinfezione dei veicoli, ha detto il portavoce del ministero, Sun Wenjian, in una conferenza stampa.

Chi lavora nella logistica della catena del freddo ed è esposto a rischi di infezione sarà formato professionalmente per utilizzare tute protettive, mentre i lavoratori portuali verranno istruiti a indossare mascherine ed evitare il contatto con prodotti congelati che potrebbero essere contaminati dal virus, ha affermato Sun.

Prima e dopo ogni trasporto verrà eseguita una sterilizzazione completa di veicoli e contenitori, con particolare attenzione ai punti che presentano un rischio maggiore di contaminazione, inclusi i volanti e le manopole delle porte, secondo Sun.

Le linee guida richiedono inoltre che le persone, i carichi e i veicoli coinvolti nella logistica della catena del freddo siano adeguatamente tracciati, sollecitando al contempo una risposta rapida a qualsiasi risultato positivo dei test sugli alimenti o sugli imballaggi importati al fine di bloccare le catene di trasmissione.

Da metà novembre, nelle province di Shandong, Shanxi e Shaanxi sono stati segnalati campioni di confezionamento di alimenti importati risultati positivi al virus. (Fonti: Adnkronos, Corriere).

 

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