Coyote: il dispositivo-spia contro gli autovelox, ma in realtà serve per la sicurezza stradale

Pubblicato il 15 Ottobre 2009 - 13:16 OLTRE 6 MESI FA

Si chiama Coyote, costa 200 euro, in Italia è legale, ed è il primo sistema in grado di informare in tempo reale sulla la presenza ed il posizionamento di tutti i tipi di autovelox fissi, telecamere ai semafori e Tutor. L’apparecchio è inoltre in grado di segnalare la presenza degli autovelox mobili grazie alla sua innovativa tecnologia.

Ma come funziona esattamente? Il Coyote punta tutto sul principio della community. Grazie alle segnalazioni degli utenti infatti il sistema si aggiorna continuamente e permette uno scambio interattivo di informazioni su tutor, autovelox fissi e mobili, telecamere semaforiche e zone a rischio.

Un nuovo modo per farla franca ai controlli dunque, ma gli ideatori dell’apparecchio la pensano diversamente, spiegando che serve più per la sicurezza che per evitare pesanti multe. “È tutto legale – spiegano alla Coyote – il nostro sistema avverte anche in caso di superamento del limite di velocità imposto e poi all’ingresso del tratto stradale controllato dal Tutor fornisce precise indicazioni relativamente al limite di velocità in vigore, alla velocità media e istantanea”.

Gli utenti però devono stare attenti perchè per ora Coyote può essere utilizzato in Italia, Gran Bretagna, Francia, Repubblica Ceca, Belgio, Olanda e Lussemburgo, ma in Germania e in altri Paesi è vietato dalla legge.

Intanto cominciano ad arrivare le prime reazioni sul dispositivo: “Al di là della legalità o meno del Coyote – spiegano all’Asaps, associazione amici polizia stradale – siamo convinti che tutto questo non serva alla sicurezza stradale, una foglia di fico sotto la quale sono in troppi a volersi rifugiare. Questo sta diventando il paese dei Pit Stop. L’autovelox, fra cartelloni di preavviso, macchine della polizia in vista e Coyote vari, sorprenderà solo gli eterni distratti: cioè gli innamorati, i filosofi, e quelli che alla guida leggono il giornale”.