NEW YORK – Cristoforo Colombo ancora sotto attacco negli Stati Uniti: dopo New York anche Los Angeles lo accusa di aver sottomesso e sottoposto a genocidio i nativi americani. E la città rimuove la statua del navigatore che si trovava a Grand Park, vicino a City Hall, sede del municipio.
Dopo anni di petizioni i detrattori l’hanno avuta vinta e oltre 200 persone si sono riunite per festeggiare mentre la statua veniva portata via con una gru. Il tutto a meno di un mese da quando la metropoli californiana ha celebrato il primo Indigenous Peoples’ Day, festività che ha sostituito il Columbus Day. La Native American Indian Commission ha svolto un ruolo di primo piano: “E’ stata una giornata storica”.
Lo scorso anno feroce fu la polemica sulla statua di Colombo a Columbus Circle, nel cuore di Manhattan, a New York, con l’intervento della Farnesina dopo che una commissione istituita dal sindaco della città, Bill de Blasio, aveva inserito nella ‘lista nera’ delle statue e dei simboli presenti in città anche quella del navigatore genovese.
Colombo, nella tradizione americana, è stato acclamato come lo scopritore del Nuovo Mondo, grazie alla spedizione del 1492 per conto del Regno di Castiglia. Ma i critici parlano del suo trattamento crudele nei confronti dei nativi dei Caraibi e del Sud America e la sua partecipazione attiva al commercio degli schiavi.